A partire dal 25 maggio, TIM dispone lo spegnimento delle prime centrali che hanno la tecnologia completamente in rame per quanto riguarda la rete internet. Il tutto avverrà in 5 regioni italiane elencate più in basso mentre il passaggio conseguente alla banda ultralarga, ovvero la fibra vera, avverrà gratuitamente.
Gli utenti riceveranno a casa il modem e verrà fatta la verifica dell’impianto da parte dei tecnici preposti. Lo spegnimento della rete in rame consente di ottenere, a tutti gli utenti per cui viene disposta la migrazione preventiva, un significativo miglioramento in termini di prestazioni e di qualità dell’intero servizio TIM. Oltre a questo c’è anche la riduzione dei consumi di energia, tipica della fibra, così come un minore impatto ambientale.
Il processo di dismissione previsto da TIM che avrà luogo in Molise coinvolgerà la centrale di Contrada Pantano a Termoli, caratterizzata da tecnologia interamente basata sul rame.
La procedura di dismissione riguarderà la centrale situata nel comune di Lucca. Precisamente questa si trova in via per Camaiore ed è dotata di tecnologia completamente in rame.
La fase di dismissione del rame coinvolgerà un primo gruppo di 3 centrali presenti in tre comuni: Verona (via Vincenzo Liruti), Sommacampagna (provincia di Verona), e Selvazzano Dentro (provincia di Padova).
Il processo di dismissione da parte di TIM avrà luogo in ben 15 centrali con tecnologia completamente in rame. Queste sono attualmente distribuite in dieci comuni: Roma (2 centrali), Ardea (3), Fonte Nuova (2), Monterotondo (2), Rieti, Pomezia, Anzio, Tivoli, Aprilia, e Mentana (1).
Il processo di dismissione sarà massiccio anche in territorio campano e coinvolgerà un primo gruppo di 15 centrali, ognuna in un comune. Ecco la lista dei paesi: Calvizzano, Santa Maria La Carità, Giugliano in Campania, Ischia, Sarno, Brusciano, Bacoli, Somma Vesuviana, Pozzuoli, Pellezzano, Montecorvino Rovella, Castel Volturno, Capua, e Santa Maria Capua Vetere.