ChatGPT continua ad essere l’open IA più utilizzata sul web, anche dopo l’avvento di Sora. Il chatbot di OpenAI quindi risulta essere utile in moltissimi ambiti, ma purtroppo sembra non riuscire ad eseguire dei semplici calcoli elementari.
Per testimoniare la precedente affermazione, se ci si prova a recare sul portale ufficiale di ChatGPT, dopo aver eseguito il login e procedure varie, e si chieda al chatbot di contare i caratteri di un testo, verrà indicato un numero errato di caratteri.
Per esempio se prendessimo il classico “Lorem ipsum dolor sit amet. Et inventore veritatis rem culpa cumque non adipisci repellendus et expedita reprehenderit At voluptas minima est illo voluptate non molestias Quis! Qui enim labore At enim asperiores nam expedita rerum! Ex nulla inventore et dolores soluta aut distinctio internos et perferendis facilis!“. Con 316 caratteri.
Nella prima risposta fornita da ChatGPT, il testo viene indicato con 376 caratteri, che ovviamente è sbagliato. Se immediatamente dopo si decidesse di far notare l’errore al chatbot, esso commetterà un altro errore descrivendo il testo con 311 caratteri. E richiedendo un’altra volta?
“Ho ricalcolato e confermo che il testo fornito contiene 272 caratteri“. Forse questa sarà la volta buona… solo che il numero è salito a 290. Insomma per ChatGPT la matematica è un’opinione.
Provando invece sul portale di Microsoft Copilot, la prima risposta del chatbot su quanto ammontasse il valore di caratteri nel testo precedente è stata di 512 caratteri. Dopo aver fatto notare anche a Copilot che il conteggio fosse sbagliato, il bot sostiene la sua risposta motivando che il testo conteneva sempre 512 caratteri. Quindi lo stesso concetto di ChatGPT vale anche per il concorrente Microsoft.
Controllando anche le discussioni sul forum di OpenIA, sembra che questo problema persista. C’è invece chi afferma che il chatbot “è basato su un modello linguistico di grandi dimensioni: non è una calcolatrice“.
Andando direttamente a chiedere a quest’ultimo le motivazioni legate a questi errori, la risposta è stata: “sono un modello di linguaggio basato su testo e non una calcolatrice specializzata. Posso eseguire calcoli matematici semplici e complessi utilizzando il testo come input, ma non sono progettate specificamente per effettuare operazioni aritmetiche come una calcolatrice”.