News

Apple Watch soccorre i nuotatori in caso di annegamento con una nuova funzione

Apple Watch è ormai noto per aver soccorso gli utenti in più occasioni, al punto da essere definito un dispositivo salvavita. La novità brevettata da Apple potrebbe rendere lo smartwatch ancora più utile in casi di pericolo, questa volta offrendo aiuto ai nuotatori. La funzione brevettata da Apple si propone, infatti, di prevenire i casi di morte per annegamento offrendo supporto ai nuotatori in difficoltà in maniera tempestiva.

Apple Watch aiuterà a prevenire i casi di morte per annegamento!

 

Ogni anno sono più di 3500 i casi di morte per annegamento negli Stati Uniti e gran parte dei soggetti sono bambini. Avere a disposizione un dispositivo che possa offrire soccorso velocemente in caso di annegamento potrebbe quindi rivelarsi davvero utile. A tal proposito, Apple brevetta una funzione in grado di avviare automaticamente una chiamata di soccorso dopo aver riconosciuto il pericolo.

Apple Watch potrebbe così far ricorso al Machine Learning per far sì che il dispositivo sia in grado di sfruttare la misurazione dei parametri vitali e capire se l’utente sta effettivamente nuotando così da poter inviare una notifica

e prevenire le situazioni di potenziale pericolo, avvisando ad esempio bagnini o familiari quando un soggetto non esperto raggiunge una zona profonda che potrebbe rivelarsi pericolosa. L’avviso istantaneo si rivelerebbe ancora più efficiente dei tipici allarmi o dei sistemi di videosorveglianza utilizzati ad esempio nelle piscine pubbliche o private.

Non è ancora possibile affermare se quanto pensato da Apple e descritto dal documento sarà effettivamente introdotto sui dispositivi indossabili ma l’idea potrebbe senz’altro essere accolta dagli utenti, che avrebbero così a disposizione un ulteriore supporto capace di tutelarli nelle situazioni più disparate.

Apple Watch in più occasioni ha salvato utenti eseguendo in tempi rapidissimi un’analisi dei parametri vitali, inviando segnali in caso di probabili complicazioni ed esortando gli utenti a consultare un medico.

 

Condividi
Pubblicato da
Giorgia Leanza