La sodio–ossigeno (Na-O2), nome fornito a questa batteria, come accennato, sfrutta la presenza dell’ossigeno nel corpo umano. In questo modo riesce a produrre energia. È importante evidenziare che gli elettrodi sono sicuri per il corpo umano a causa della loro costituzione (oro e sodio) che non compromettono la sicurezza e la salute degli utenti che decideranno di sfruttare interventi di questo tipo. Sono proprio questi materiali a generare energia tramite l’interazione dell’ossigeno. Inoltre, è presente uno strato di plastica, posizionato come barriera protettiva
ed ideato per proteggere la batteria.Lo strumento di ricarica è stato testato dai ricercatori con alcuni impianti a topi da laboratorio. Il dispositivo è stato inserito appena sotto la pelle. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza come la batteria sia stata in grado di generare un’uscita di energia. Quest’ultima va tra 1,3 e 1,4 volt, il tutto senza provocare alcuna infiammazione o effetto collaterale. Anche se al momento la batteria non può essere utilizzata per alimentare completamente i dispositivi medici avanzati, questa tecnologia dimostra il potenziale delle sostanze nel nostro corpo, in particolare l’ossigeno.
Attualmente i ricercatori stanno lavorando per migliorare le potenzialità della batteria stessa, senza compromettere la sicurezza del corpo umano. Con la scoperta di questo tipo di dispositivi l’intero settore medico potrebbe aprire la strada a nuove potenzialità e possibilità per il trattamento e la gestione delle malattie anche di tipo corniche.