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ChatGPT: la sua creazione fu prevista più di 60 anni fa

Una delle cose più curiose che talvolta accadono è l’avverarsi di profezie annunciate tantissimi anni fa. È un evento raro, ma ci sono volte in cui scienziati o autori riescono a predire il futuro con precisione, come accadde nel caso di Stanisław Lem. Lo scrittore polacco, noto in tutto il mondo per i suoi romanzi filosofici e per la sua grande immaginazione, fu incredibilmente in anticipo sui tempi. Una rivelazione, tanto inquietante quanto straordinaria, è stata pubblicata in un articolo della rivista New Yorker nel febbraio scorso. Leggendo una delle opere più famose dello scrittore polacco, ci si è resi conto della somiglianza tra una delle sue storie e la tecnologia di oggi. La similitudine accomuna il romanzo “Cyberiade” alla realtà tecnologica caratterizzata dalla forte presenza dell’intelligenza artificiale, raccontando di uno strumento quasi identico a ChatGPT.

ChatGPT e la macchina poetica di Trurl

Il racconto in questione è “La prima fatica bis ovvero Il bardo elettronico“. La storia narrata racconta dell’ingegnere Trurl e della sua macchina, una creazione capace di scrivere. All’interno di questo testo, Lem descrive un futuro in cui la macchina dell’ingegnere raggiunge la capacità di generare poesie

con una qualità ben superiore a quella degli esseri umani. Tale aspetto ricorda in modo impressionante le caratteristiche di ChatGPT che consentono di produrre autonomamente testi molto simili al linguaggio umano.

Trurl ha, inoltre, un ruolo fondamentale nell’addestrare la macchina. La produzione poetica di essa si basa infatti sulla quantità di dati che l’uomo vi inserisce all’interno.  L’intelligenza artificiale così tanto usata oggi si basa allo stesso modo su un dataset enorme per imparare e generare il linguaggio. È quasi impossibile credere che un romanzo di circa sessant’anni fa sia capace di raccontare ciò che sta accadendo al momento con una precisione disarmante. Dopo sole poche parole del racconto si comprende quanto la storia sia simile al modo in cui ChatGTP funzioni.

Appare anche strano che nessun altro fino ad ora abbia notato questo aspetto nei romanzi di Lem. Ovviamente l’autore non ha previsto la creazione precisa dell’intelligenza artificiale nella forma attuale, ma non si può negare che sia stato in grado di intuire quali fossero le direzioni che avrebbe intrapreso la tecnologia tanto da arrivare a ChatGPT. E se tra le sue righe si nascondessero altra verità?

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Pubblicato da
Rossella Vitale