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Il cervello delle ultime generazioni è più grande: è un bene o un male?

Sapevate che le generazioni attuali hanno un cervello più grande di quelle precedenti? Non stiamo parlando solo dei giovani nati con lo smartphone attaccato alle mani, ma dalle persone dai 65 anni in giù. Questo è ciò che mostra uno studio in cui gli esperti hanno esaminato il cervello di 3.000 individui statunitensi con un’età compresa tra i 55 e i 65 anni. I ricercatori,  grazie ai dati raccolti, hanno osservato un aumento significativo delle dimensioni cerebrali e della materia grigia. Che si sia diventati più intelligenti?

Pare che chi sia nato negli anni ’70 possegga un cervello con un volume maggiore del 6,6% ed abbia avuto un incremento della materia grigia del 15% in più rispetto a chi è nato nella prima metà degli anni ’30. Tra le aree cerebrali, l’ippocampo, la regione dedicata all’apprendimento e alla memoria, è la più cresciuta, raggiungendo il 5,7% in più della dimensione e dimostrando che il nostro sistema nervoso continua a evolversi e maturando nel corso del tempo. Gli scienziati credono che questo sia dovuto alle migliori condizioni cognitive e di salute che si sono diffuse dopo la Seconda guerra mondiale.

Cervello più grande non equivale ad intelligenza maggiore

L’aumento delle dimensioni cerebrali non solo è associato a un maggiore numero di neuroni, ma anche ad una crescita delle connessioni tra le cellule nervose. I ricercatori tramite le informazioni hanno notato anche una riduzione del 13% dei tassi di demenza. I risultati indicano che gli anziani di oggi, e chi che si avvicina alla terza età, gode di una migliore salute cerebrale rispetto al passato. Al contrario di quanto si creda, c’è stata una diminuzione dell’incidenza di malattie neurodegenerative parecchio importante.

I miglioramenti della salute del cervello durante le fasi finali della vita sono promettenti e indicano un cambiamento positivo nelle condizioni cognitive della popolazione anziana. Tale studio, pubblicato sulla rivista JAMA Neurology, colpisce direttamente le previsioni meno ottimistiche riguardo all’evoluzione del cervello umano e alle dicerie sulla diminuzione della materia grigia a causa della tecnologia. Chiariamo però che un maggior volume cerebrale maggiore non equivale sempre ad un aumento dell’intelligenza, ci dispiace.

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Pubblicato da
Rossella Vitale