Apple ha rilasciato in esclusiva per gli sviluppatori la prima versione beta del sistema operativo iOS 17.5. Al suo interno, celata per mesi, c’è una novità che riguarda gli AirTag e i tracker in generale. Ora, gli utenti potranno rilevare i tracker di terze parti e sapere esattamente come disabilitarli. Si tratta di una funzione attesa e desiderata perché “anti-stalking”, dato l’uso negativo di tali dispositivo da parte di malintenzionati. In tal modo finalmente si potrebbe avere a disposizione uno strumento che garantisca la propria sicurezza e la privacy dalla possibile presenza di tali device.
La novità è importante non solo per Apple, ma anche per Google, che attendeva proprio questa implementazione per lanciare la sua rete personale seguendo il modello “Trova il mio dispositivo”. Il sistema per tracciare i tracker, sviluppato da entrambe le società tramite collaborazione, è stato annunciato nel maggio scorso e già allora prometteva di divenire una delle armi migliori in caso di intrusione non autorizzata.
Quando sarà disponibile la nuova funzione anti-stalking di Apple e Google?
La collaborazione tra due società così grandi mostra quanto la privacy sia un tema caldo nel settore tecnologico, tanto da richiedere l’intervento diretto dei due giganti. iOS ad ora è in grado di rilevare dispositivi di tracciamento indesiderati solo quando sono presenti nella rete dell’app Dov’è. Con la nuova funzione sarà in grado di individuare i tracker indesiderati anche quando non sono certificati Apple, fornendo agli utenti la possibilità di disabilitarli con pochi click. Ciò comporta un impegno da parte della società nei confronti di milioni di persone che temono per la loro sicurezza.
Nonostante la Apple abbia rilasciato iOS 17.5 agli sviluppatori, la funzione anti-stalking sembra non essere ancora accessibile. Dopo i test e le fase iniziali è molto probabile che la Apple aggiunga l’opzione alla versione ufficiale dell’aggiornamento del sistema operativo. In questo modo non ci saranno più ostacoli che impediranno a Google di lanciare la sua rete “Trova il mio dispositivo” che consentirà di trovare uno smartphone Android anche quando sarà spento.