Per molto anni gli scienziati si sono posti delle domande sul passaggio dello stato solido a quello liquido di un materiale in fisica e più precisamente sul punto di fusione cioè quel punto in cui si verifica il passaggio di stadio. Per determinare il punto preciso però ci sono voluti molti esperimenti e molte equazioni fino ad oggi quando conosciamo una formula che ci permette di sapere con certezza il punto in cui un materiale effettuerà il passaggio di stadio grazie alla fisica.
Il motivo per cui ci sono voluti molti anni prima che venisse sviluppata una formula in grado di gestire il punto di fusione è che quest’ ultimo risulta essere molto difficile da rappresentare soprattutto quando bisogna prevederlo in materiali che ancora non sono stati testati. Quindi si è ricorso allo studio più approfondito degli atomi fino alla loro più piccola particella, dato che solo si è potuto sperimentare le reali risposte dei materiali al cambio di stato.
Fisica, ecco la nuova teoria sul punto di fusione
Lo studio su questo fenomeno è stato condotto dal professor Kostya Trachenko della School of Physical and Chemical Sciences presso l’ Università Queen Mary di Londra; la sua teoria prevede l’ utilizzo di un’ equazione parabolica che descrive le linee di fusione di molti materiali. L’ unione dei punti di fusione e della costanti fisiche ha fatto si che l’ equazione diventi sempre più di semplice comprensione poiché dimostra che molti materiali hanno delle caratteristiche in comune in modo da poter trovare nuove combinazioni tra di loro e realizzare degli elementi con caratteristiche diverse dagli altri. Si potranno fare delle nuove scoperte su materiali che non esistono sulla terra ma che potremmo realizzare per applicazioni che fanno comodo a molte industrie di costruzione.
Oltre al fatto che serviranno dei nuovi elementi anche in campo farmaceutico e scientifico per creare dei materiali resistenti e che durano a lungo in modo da poter essere riciclati più facilmente.