Il mese di aprile si mostra pieno di piacevoli sorprese per gli appassionati astrofili e per gli astronomi. Il più atteso ed importante è senza dubbio l’eclissi totale di Sole, prevista per il giorno 8, di cui abbiamo già parlato nel dettaglio. Purtroppo, non sarà uno di quegli eventi che potremmo godere dall’Italia, come ricorda il sito dell’Unione Astrofili Italiana (Uai). L’eclissi inizierà la sua fase totale nell’Oceano Pacifico, per poi attraversare tutta l’America centrale e spostarsi verso l’alto, raggiungendo prima il Canada e terminando nell’Oceano Atlantico. Il fulcro dell’eclissi sarà in Messico e durerà 4m 28.1s, la magnitudine è 1.0565.
Ma gli spettacoli astrali non si limiteranno al Sole, anche i pianeti, dalla loro, avranno qualcosa da mostrare. Urano e Giove, il 20 aprile, saranno solo a mezzo grado di distanza angolare. Questo significa che, se avete uno strumento a grande campo adatto per osservali, potrete vederli in contemporanea. L’Uai segnala le congiunzioni di questo mese, che saranno quella tra Luna, Marte e Saturno il 6 aprile, quella Venere e Luna il 7 , quella Giove e Luna il 10. Poi ancora Marte e Saturno l’11 aprile per concludere con la Luna e le Pleiadi durante la stessa serata.
In aprile potremo assistere anche alla transizione del cielo invernale verso quello estivo. Gli esperti avvertono che le costellazioni dei mesi precedenti possono ancora essere ammirate durante le prime ore dopo il tramonto, tra le quali Orione, il Toro, i Gemelli, l’Auriga. Nel cielo orientale, invece, inizieranno a delinearsi le costellazioni estive, con particolare rilievo per Sirio nella costellazione del Cane Maggiore e Vega, la stella più brillante del cielo estivo, nella costellazione della Lira.
Aprile porterà anche una pioggia di stelle con le Liridi, visibili tra il 16 e il 25 aprile, con il picco di attività previsto per il 22 aprile alle 9. Infine, nella notte tra il 23 e il 24 aprile, ci sarà la Luna piena, conosciuta come “Luna rosa“. Questa Luna piena, la prima della primavera nell’emisfero settentrionale e la prima dell’autunno in quello meridionale, non si colora di rosa, ma prende il nome dall’esplosione di colori della primavera, in particolare dai fiori di muschio phlox o subulata, che possono assumere tonalità rosate.