Un terremoto terribile, di ben 7,4 magnitudo, ha scosso Taiwan, provocando conseguenze a persone, abitazioni ed anche alle industrie locali. Tra le aziende colpite si trova la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co., o TSMC, una delle principali produttrici di semiconduttori al mondo che consente la produzione di chip per società grandi come NVIDIA ed anche Apple.
La TSMC, dopo il terremoto, ha dovuto stoppare temporaneamente alcuni dei suoi impianti di produzione ed evacuare il personale. Anche se pare che l’azienda abbia confermato che i sistemi di sicurezza hanno funzionato nel modo corretto e che i protocolli sono stati tutti rispettati, sarà comunque necessario un periodo di valutazione per rilevare eventuali danni strutturali ed altre potenziali minacce al personale e alla società stessa. La situazione di attesa potrebbe suscitare ritardi nella produzione di chip. Cosa significa? Potrebbero esserci diverse ripercussioni sulla creazione e distribuzione dei dispositivi tecnologici, inclusi smartphone ed auto elettriche anche se si parla di un evento accaduto a Taiwan.
Anche una minima interruzione, dato l’importante ruolo di TSMC, potrebbe generare conseguenze gravi all’interno del mercato di tutto il globo. Gli esperti spiegano che i chip di fascia alta
richiedono operazioni continue, il che rende particolarmente delicata la gestione di interruzioni di questo tipo per permettere il loro funzionamento. Le aziende hanno scelto Taiwan come punto di riferimento per la produzione di semiconduttori per due motivi: grazie alla sua posizione geografica ideale e per la presenza di personale qualificato. La recente serie di terremoti ha però riacceso le paure riguardanti la vulnerabilità dell’isola agli eventi naturali ed alle tensioni geopolitiche.Al fine di non concentrare solo su un’area la produzione di semiconduttori per i chip, i dirigenti hanno espresso la volontà di diversificare le zone geografiche, andando oltre Taiwan, per ridurre i rischi in seguito ad altri episodi simili. La richiesta non sarà semplice da soddisfare, soprattutto ora dopo il devastante terremoto. C’è bisogno di tempo, di risorse e di pianificazione. Intanto, l’approvvigionamento per tutte le aziende tecnologiche che fanno affidamento su questo luogo subisce un forte contraccolpo.