La presentazione di Sora, il nuovo modello d’intelligenza artificiale di OpenAI in grado di generare video da prompt testuali, ha scatenato un dibattito acceso tra la comunità tech e gli appassionati di tecnologia.
Youtube e la sua ferma presa di posizione
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, YouTube avrebbe recentemente messo in guardia Mira Murati, CTO di OpenAI, dall’utilizzare video pubblicati sulla propria piattaforma per addestrare il modello su cui si basa Sora.
L’avvertimento è giunto dopo una domanda diretta posta da Emily Chang di Bloomberg al CEO di YouTube, Neal Mohan. “Dal punto di vista di un creatore, quando carica il proprio lavoro sulla nostra piattaforma, ha determinate aspettative“, ha dichiarato Mohan. Secondo lui, “una di queste aspettative è che i termini di servizio vengano rispettati“. Questo significa che il download di trascrizioni o frammenti video costituisce una chiara violazione dei termini di servizio, e questo vale anche per OpenAI.
La domanda è emersa in seguito a un’intervista rilasciata da Mira Murati al Wall Street Journal, nella quale la CTO di OpenAI ha risposto in modo vago all’interrogativo della giornalista Joanna Stern riguardo all’utilizzo di YouTube per addestrare Sora. “Non ne sono sicura”, ha affermato Murati, senza confermare né smentire l’eventualità.
Sora, una nuova AI che ruba agli altri
La reazione di YouTube è ben giustificata dalle precedenti esperienze di totale mancanza di etica e di responsabilità dei contenuti online a cui ci hanno abituato questi programmi di intelligenza artificiale. L’avvertimento della piattaforma di condivisione video mette in evidenza l’importanza di rispettare i termini di servizio e di garantire la trasparenza nell’utilizzo dei materiali provenienti da fonti esterne a protezione dei suoi utenti e dei loro contenuti privati.
Così, mentre OpenAI continua a sviluppare e perfezionare il suo modello Sora, gli interrogativi riguardo le pratiche di addestramento all’origine dei dati utilizzati rimangono molti. È fondamentale che le aziende responsabili dello sviluppo di tecnologie avanzate come Sora agiscano in modo etico e trasparente, rispettando i diritti e le aspettative degli utenti e dei creatori di contenuti online, cosa che finora hanno sempre evitato di fare con conseguenze anche gravi per i lavoratori del settore.