Taxi e NCC: polemiche e critiche per le nuove regole del ministro Salvini

Il dibattito intorno alla riforma del trasporto pubblico proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini prosegue. I temi scottanti riguardano principalmente le implicazioni che le nuove regole avranno per i noleggi (NCC) e i Taxi, per i conducenti delle auto di tali servizi e per le app e piattaforme di intermediazione come Uber. Le bozze dei tre decreti attuativi presentate dal ministro alle associazioni degli autisti, hanno generato subito parecchie critiche. In molti sono convinti che modificare così tanto le normative possa compromettere l’intero settore, mettendo a rischio le attività delle imprese e le modalità dei servizi importanti per cittadini e turisti come, appunto, i Taxi.

Quali sono i cambiamenti apportati da Salvini?

Tra le principali novità proposte una nuova regola tocca il tempo di attesa minimo tra una corsa e l’altra per gli NCC. Inizialmente questo era fissato a 60 minuti, mentre ora il minutaggio è passato a 30 minuti. Anche se forse positiva, questa modifica non ha placato le preoccupazioni delle aziende che continuano a bocciare la riforma. Nella normativa di Salvini al centro vi è la creazione del Registro Elettronico Nazionale (Ren). Su tratta di un database che includerà tutte le imprese titolari dei servizi, sia nel caso dei taxi che per gli NCC. L’obiettivo, per quanto spiegato, è quello di contrastare l’abusivismo. Viene anche introdotto il Foglio di servizio elettronico che prevede che gli NCC forniscano informazioni dettagliate sulle singole corse effettuate.

Uber ha già espresso il suo totale dissenso nei confronti della riforma, sostenendo che le nuove regolamentazioni potrebbero rendere addirittura illegale i servizi di trasporto a chiamata nel nostro Paese in Italia. Emerge dunque una netta divisione tra le istanze del Ministero proposte da Salvini, le richieste delle associazioni degli autisti e le posizioni delle aziende dietro le app di intermediazione. Se l’obiettivo del governo è quello di regolamentare il settore per contrastare l’abusivismo e garantire la sicurezza dei passeggeri, le critiche e le preoccupazioni delle società vogliono in qualche modo evidenziare l’importanza di trovare una sorta di via di mezzo, un equilibrio tra la nuova regolamentazione e la loro libertà.

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