L’app Podcast di Google ha chiuso definitivamente. Tutti i servizi precedentemente presenti in quest’app ora sono stati spostati in YouTube Music. Il processo di riorganizzazione dell’azienda di Mountain View ha avuto inizio all’incirca nel 2016. Sono state varie le sperimentazioni nel corso del tempo per trovare la soluzione che potesse essere più vantaggiosa per i suoi utenti. Da Play Store, si è passati ad App Store. Poi si è arrivati al processo di sostituzione, avuto inizio nella primavera 2020, di Play Music con YouTube Music. Il processo si è concluso quello stesso anno.
Ora si è assistito ad un processo simile con Google Podcast sostituito da YouTube Music. Il sistema podcast, da questo momento, sarà presente sull’app musicale di YouTube.
YouTube Music prende il posto di Google Podcast
Alcune avvisaglie su quello che stava per accadere erano già emerse lo scorso anno, quando su YouTube era comparso un tab riservato ai podcast. Col tempo sono continuate le sperimentazioni fino ad arrivare alla sostituzione definitiva. Entro la fine dell’anno, infatti, i podcast debutteranno ufficialmente sull’app YouTube Music.
Google ha in programma una serie di grandi investimenti per fornire ai suoi utenti tutti gli strumenti necessari. Inoltre, è sua premura quella di far sì che ascoltatori e autori non vengano lasciati senza il supporto necessario una volta che Google Podcast sparirà per sempre.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda il processo sarà graduale e richiederà del tempo per essere definitivo. Inoltre, per eseguire al meglio il passaggio sarà importante ricevere i feedback da parte degli utenti, per garantire un’esperienza ottimale.
Nonostante le premure di Google, non sono mancate le polemiche. Queste riguardano soprattutto la limitata ricerca dei podcast sulla piattaforma. Ad esempio, gli utenti non iscritti all’abbonamento Premium di YouTube Music hanno lamentato l’obbligo di tenere lo schermo del proprio smartphone acceso durante l’ascolto dei podcast. Al momento non sono state fornite ulteriori informazioni. Quindi non ci resta che attendere per scoprire come si evolverà questa funzione all’interno d’app.