Una delle sfide più entusiasmanti ed ardue della storia del mondo è sicuramente quella che coinvolge l’esplorazione di Marte. Sono tanti i dati interessanti che sono stati individuati col tempo, ma il Pianeta Rosso non smette di sorprendere ed è per questo che team di scienziati si riuniscono a tal proposito per discuterne. In particolare, gran parte dei risultati ottenuti sono merito del rover Curiosity, quest’ultimo è presente sul suolo marziano dal 2012 e rappresenta una fonte di informazioni importantissime. Grazie al suo lavoro su Marte è infatti possibile scoprire nuovi dettagli sulla geologia del pianeta e non solo. Recentemente sembra che il rover sia impegnato in una missione senza pari: cercare l’acqua sul pianeta.
Curiosity il rover che ci aiuta per cercare l’acqua su Marte
Come sappiamo l’acqua è l’elemento fondamentale per la vita. Scovare la presenza di acqua su Marte è importante anche per questo. La missione è stata definita Mars Scienze Laboratory e fornisce agli astronomi una grande mole di dati da analizzare. Quest’ultimi vengono analizzati con lo scopo di cercare delle prove relative alla possibilità, passata e/o futura, che il pianeta possa sostenere la vita.
Le informazioni raccolte comprendono anche campioni di roccia, raccolti presso il sito di atterraggio. Nel progetto iniziale la missione sarebbe dovuta durare due anni terrestri. In un secondo momento, dopo aver analizzato i dati ricavati si è deciso di proseguire ancora la missione.
Dopo 12 anni il rover Curiosity è ancora in giro per Marte, nel pieno delle sue funzioni. La missione con il tempo è diventata anche molto più specifica ed ora gli scienziati richiedono di analizzare alcune determinate regioni del pianeta.
La ricerca è davvero molto importante, dato che, come sappiamo, l’acqua è ciò che permette concretamente di portare avanti la vita per come la conosciamo. Se anche si scoprisse di una presenza passata dell’acqua su Marte questo potrebbe far ipotizzare una presenza passata di alcune forme di vita.