Google ha annunciato di aver accettato di cancellare miliardi di dati di navigazione dei membri della class-action. Questi dati non sarebbero mai dovuti essere salvati, perché gli utenti stavano usando la modalità Incognito. Questa decisione, considerata “un passo storico” dall’avvocato degli utenti David Boies, punta a promuovere maggiore onestà e responsabilità da parte dei colossi tecnologici.
Secondo i dati pubblicati, l’accordo tra Google e gli utenti vale tra i 4,75 miliardi e 7,8 miliardi di dollari. Quest’ultimo comporta la cancellazione dei dati di navigazione privata precedentemente raccolti da Google e l’introduzione di modifiche alla modalità Incognito stessa. La modalità Incognito verrà configurata per bloccare automaticamente i cookie di terze parti.
Gli avvocati dei querelanti hanno osservato che questo garantirebbe una maggiore privacy per gli utenti in modalità Incognito, almeno per i prossimi 5 anni. Ciò significa che Google raccoglierà meno dati dalle sessioni di navigazione private degli utenti e che guadagnerà meno soldi da essi.
L’accordo non risarcirà i querelanti, ma permetterà a quest’ultimi di fare causa individualmente a Google.
Il portavoce di Google, José Castañeda ha detto che i dati raccolti non erano così significativi, e che Google era felice di eliminare vecchi dati tecnici non associati agli utenti. Anche se le parole di Castañeda esprimono la felicità di Google di eliminare i dati raccolti sugli utenti, inizialmente Google aveva affermato che era impossibile identificare i dati e dunque eliminarli, ma con l’accordo si è impegnata a farlo. Questo ci suggerisce che un metodo per l’identificazione di questi dati è stato sviluppato e implementato.
Google sarà tenuta a eliminare gli indirizzi IP parziali, gli URL registrati e tutti i dati identificativi associati alla navigazione in modalità Incognito. Visto che Google non si è opposto alla mozione per l’approvazione finale, il giudice distrettuale Yvonne Gonzalez Rogers dovrebbe emettere un’ordinanza di approvazione dell’accordo il 30 luglio.