Finalmente Google ha annunciato il lancio della sua attesissima rete “Trova il mio dispositivo“, che dovrebbe essere disponibile tra appena qualche giorno secondo quanto comunicato in una recente email inviata ad alcuni selezionati utenti Android. Questo annuncio segna la conclusione della collaborazione tra Google e Apple, avviata lo scorso anno, per stabilire degli standard volti a ostacolare il tracciamento indesiderato tramite AirTag e dispositivi simili.
La nuova rete, che si chiamerà come già detto “Trova il mio dispositivo”, mira ad offrire una serie di vantaggi significativi per gli utenti Android. Oltre alla possibilità di localizzare i dispositivi anche quando sono spenti o scollegati da internet, la rete consentirà di ritrovare accessori come cuffie, auricolari e tracker compatibili, anche quando non sono collegati al dispositivo principale. Che dire, proprio niente male! Gli utenti riceveranno una notifica dell’attivazione della funzione entro tre giorni dalla sua attivazione. È inoltre possibile disattivare il tracciamento tramite web prima dell’attivazione, nel caso in cui non si volesse usare questa nuova opzione.
L’attivazione della rete “Trova il mio dispositivo” sarà un processo piuttosto graduale. Coloro che desiderano disattivare la funzione in anticipo possono farlo cliccando sul link incluso nell’email spedita da Google. Sembra logico pensare che questa opzione sia riservata esclusivamente agli utenti selezionati che hanno ricevuto la mail, poiché non risulta attiva dai test effettuati sul grande pubblico.
Il lancio improvviso della rete “Trova il mio dispositivo” da parte di Google sembra essere correlato all’introduzione delle protezioni contro il tracciamento indesiderato su iOS 17.5, come concordato con Google nel 2023. Il lancio previsto per l’8 aprile potrebbe coincidere con il rilascio di iOS 17.5 da parte di Apple. Con l’implementazione di queste nuove funzionalità, la lotta al tracciamento indesiderato potrà finalmente contare su un sistema più solido e completo sviluppato da entrambe le società tecnologiche.