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Tavares: arriva una brutta sentenza sulle auto elettriche

Il numero uno di Stellantis ha parlato al Freedom of Mobility Forum, esprimendo alcune idee su molte tematiche legate alla mobilità, Quest’ultimo ha iniziato parlando dell’idrogeno bocciandolo come soluzione per la mobilità di massa, almeno per il momento, secondo quest’ultimo infatti l’idrogeno non è una valida alternativa per l’attuale mobilità, il problema è ovviamente il suo costo elevatissimo, la mobilità idrogeno infatti costa il doppio rispetto alle soluzioni elettriche.

Tavares dunque non nega gli indubbi vantaggi dell’idrogeno, secondo quest’ultimo però l’idrogeno potrà essere adoperato solo dalle grandi aziende per le loro flotte e non dal cittadino comune per la sua mobilità personale.

 

I problemi dell’elettrico

Dopo una breve parentesi sull’idrogeno poi il numero uno di Stellantis ha parlato anche della mobilità elettrica sottolineando alcune necessità e alcune problematiche, in primis ha sottolineato come le auto elettriche non siano per tutti, invitando ad allontanarsi da un pensiero dogmatico secondo il quale un’unica soluzione va bene per tutti gli utenti, a ciò ha poi aggiunto la necessità di un evidente e netto miglioramento nella chimica delle batterie per riuscire a dimezzare il peso di quest’ultime

aumentando la densità di energia delle celle contenute, secondo Tavares infatti non ha senso da un punto di vista ambientale dover aggiungere 500 kg di materie prime per comporre il pacco batterie.

Dopodiché ha parlato anche della questione legata all’infrastruttura di ricarica, secondo il CEO, a limitare pesantemente la diffusione delle auto elettriche è anche una rete di ricarica poco capillare e poco sviluppata che non consente un facile accesso all’utenza alle colonnine di ricarica che in alcune nazioni scarseggiano.

In ultimo poi ha citato anche il fattore prezzo, le auto elettriche devono avere un prezzo decisamente più popolare e accessibile alla popolazione dal momento che allo stato attuale questo tipo di tecnologie risulta accessibile solo a pochi economicamente privilegiati.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve