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Batterie al sodio: il futuro sostenibile delle auto elettriche in arrivo

Dopo anni ed anni di ricerche le batterie a litio, non propriamente sostenibili e non le migliori quando si tratta di autonomia, potrebbero essere presto sostituite con un’altra tecnologia. Parliamo di un nuovo sistema che prevede la costruzione di batterie al sodio da parte dell’azienda svedese Altris. Se il progetto andasse in porto e i test avessero esito positivo, il modo con cui sono costruite le auto elettriche potrebbe definitivamente cambiare, donando una maggiore potenza e più km da poter percorrere.

L’inviato di PresaDiretta, Alessandro Macina, ha avuto l’opportunità di visitare gli impianti di Altris e di parlare direttamente con Ronnie Mogensen, il co-fondatore e CTO dell’azienda. Mogensen ha spiegato che le batterie al sodio sono una soluzione molto più semplice da produrre e riciclare rispetto alle tradizionali al litio. I materiali utilizzati, inoltre, sono tutti provenienti dall’Europa e questo elimina la necessità di importare le componenti dalle diverse parti del mondo.

Dalle batterie al sodio al riciclo delle tecnologie a litio

Le batterie al sodio al momento sono già utilizzate con successo negli accumulatori di energia per le fonti rinnovabili, mostrando come possano essere una valida alternativa funzionante. La Altris

ed altri produttori vorrebbero trasferire questa tecnologia anche in altri settori come quello dei trasporti, incluse le auto elettriche. Mogensen stesso ha dichiarato case automobilistiche sono hanno espresso il loro interesse e che la commercializzazione delle batterie al sodio potrebbe avvenire nei prossimi anni e non tra un decennio come si vociferava inizialmente

Anche Northvolt, il più grande produttore europeo di batterie, sta puntando i suoi progetti su questa tipologia di batterie. La società svedese sta infatti aprendo la prima fabbrica dedicata in Europa al riciclo delle tecnologie a litio, prevedendo che presto ci sarà bisogno di un modo più efficace per smaltirle. Questa struttura straordinaria sarà in grado di riciclare fino a 125 mila tonnellate di materiali all’anno e, grazie a dei sistemi automatizzati, si potrà recuperare completamente i materiali utilizzati, andando dal nichel al manganese, al litio così da produrre altre batterie. Il nuovo piano di riciclo non solo riduce la dipendenza dalle miniere che stanno distruggendo interi ecosistemi, ma porta anche vantaggi economici significativi.

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Pubblicato da
Rossella Vitale