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ChatGPT, adesso in guerra con YouTube

La tecnologia ormai si sta espandendo con una velocità fuori dal normale, portando novità e soprattutto aggiornamenti a quella attuale. L’intelligenza artificiale, argomento molto importante negli ultimi mesi e anni si sta sviluppando costantemente come ad esempio la famosissima ChatGPT.

La quale a quanto sembra risulta essersi intromessa in un bel guaio per quanto riguarda l’aggiornamento costante dei suoi dati.

 

ChatGPT, cosa è successo?

Negli ultimi giorni sta spopolando un argomento di particolare importanza che riguarda due grandi parti del mondo di internet. Una è OpenAI con la sua ChatGPT mentre dall’altra parte è presente un colosso dei contenuti video come Youtube. Da quanto sembra sono presenti in gioco delle minacce da parte del CEO di Youtube verso OpenAI. Ma cosa può essere successo?.

Il nuovo modello di ChatGPT il GPT-4 nel raccogliere dati, OpenAI sembri aver utilizzato un nuovo modello di trascrizione audio anche più comunamente chiamato Whisper. Che ha ritrovato il suo utilizzo nel trascrivere oltre a un milione di ore di video YouTube, dati utili nell’addestrare GPT-4. Da quanto comunicato dal New York Times

il tutto sembra essere stato eseguito anche se l’azienda fosse già a conoscenza di alcune lagune che potevano soccombere nell’utilizzare la pratica.

Il Times continua spiegando che la società di ChatGPT avrebbe ricorso a questa tecnica dopo che dal 2021 aveva finito ogni tipo di scorte dati, raccogliendoli successivamente attraverso la trascrizione di video e molto altro ancora.

La famosissima portavoce di OpenAI ha confermato che la società cura set di dati definiti unici per ogni modello per consentire di capire meglio il mondo. Continuando che la società utilizza fonti disponibili al pubblico e partnership per dati non pubblici, ma allo steso tempo cercando di generare dati sintetici.

Il portavoce di Google in risposta a questo ha dichiarato che la società ha avuto la disponibilità di vedere i rapporti non confermati sulle famose attività di OpenAI. Aggiungendo che i loro file robots.txt che i Termini di servizio vietano lo scraping o il download di contenuti da YouTube in modo non autorizzato.

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri