Un nuovo studio realizzato da Eva Zangerle dell’Università di Innsbruck, pubblicato sulla prestigiosa rivista Scientific Reports, ha creato una discussione sull’evoluzione dei testi musicali, concentrandosi soprattutto sui brani composti in inglese. Come sta cambiando la musica? C’è qualcosa di nuovo? Avete anche voi la sensazione che le canzoni si ripetano come un déjà-vu?
Gli studiosi hanno esaminato attentamente 12.000 canzoni di vari generi, andando dal rock al pop, passando poi per il country, l’R&B ed il rap. Il campione in considerazione era costituito da brani rilasciati negli ultimi 40 anni, dal 1980 al 2020, e la loro analisi ha portato a dei risultati piuttosto chiari sull’andamento della musica.
I testi delle canzoni sono diventati progressivamente più semplici ed accessibili, usando un eufemismo. I brani, in passato, anche quelli più commerciali, erano caratterizzati da parole profonde, significati nascosti, metafore, pura poesia musicale. Il cambiamento però, a discolpa degli autori, è stato inevitabile: le persone ascoltano la musica non posseggono un lessico così dettagliato ed ampio, inoltre non tutti si concentrano sui testi, perlopiù utilizzano i brani come mero sottofondo.
Dov’è andata la musica dai testi complicati?
Se da un lato i testi sono diventati più semplici, dall’analisi appare anche che sono diventati anche più emotivi. Persino le canzoni rap, ad esempio, tendono ad utilizzare più parole emotivamente positive, mentre quando il genere divenne famoso nel mondo era un modo per esprimere protesta ed altri sentimenti forti. Sembra anche che le canzoni emotivamente negative sono aumentati nel genere R&B, pop e country. Anche i ritmi, i riff, sono sempre più simili. Molti musicisti hanno imitato, copiato, plagiato, altri nel tempo, ma alcuni sembrano imitare sé stessi, non proponendo nulla di nuovo.
Una ricerca effettuata poi sulle visualizzazioni sui siti web di testi online ha anche mostrato testi delle canzoni rock più datate tendono ad essere più letti rispetto a quelli più recenti, mentre per il genere country si verifica l’opposto. Non sempre le canzoni hanno senso, è sempre stato così, a volte si crea musica per il solo scopo di far divertire, danzare, distrarre, ma la tendenza generale a questa deprivazione di significato o semplificazione sta facendo perdere quel fascino che lega gli ascoltatori alla musica stessa. Fortunatamente, anche se il fenomeno riguardante la musica è diffuso, non è completamente esteso. Ci sono ancora testi capaci di emozionare, di affascinare e di contenere parole che non troveremmo facilmente. Si comprende la scelta di semplificazione: le vendite non sarebbero le stesse, eppure è come se mancasse qualcosa.