Nelle scorse settimane avrete sicuramente sentito parlare della diatriba scoppiata tra Starlink, l’azienda di connettività satellitare gestita da Elon Musk, e TIM, a causa di alcuni problemi riscontrati dalla prima nel nostro paese.
Una diatriba che però per molti ha assunto le velate sembianze di un tentativo da parte della società italiana di mettere i bastoni tra le ruote all’azienda americana per evitare una crescita troppo importante che sicuramente nuocerebbe al mercato dell’azienda nostrana, teoria un po’ complottistica ma che sicuramente ha del plausibile.
L’utenza in grande crescita
Gli ultimi dati segnano una forte e interessante crescita dell’utenza che sfrutta la connettività Starlink, dato probabilmente legato all’introduzione di un abbonamento ad un prezzo ancora più accessibile legato ad una connettività con minor priorità come condizione, 29 euro al mese, pari a quello della fibra ottica disponibile nel nostro paese.
Nel dettaglio, andando ad analizzare la totalità degli utenti Starlink, emerge che circa il 21% degli utenti ha attivato Starlink a marzo, proprio in concomitanza dell’arrivo della nuova offerta, un 8,6% lo ha attivato nei primi giorni di Aprile, il 60% degli utenti si è abbonato fra novembre 2023 e oggi.
Ricordiamo che allo stato attuale il costo del kit Starlink è di 225 euro, un costo certamente importante che frena molti utenti in quanto da corrispondere subito in anticipo, però allo stesso tempo non molto diverso da quello che i comuni operatori offrono per i loro servizi e per il modem messo a disposizione, l’unica differenza è che in questo ultimo caso il costo viene spalmato in bolletta su più mensilità.
Nonostante non manchino i casi di cadute di connessione o aumenti consistenti di Ping, l’utenza media sembra essere soddisfatta, dettaglio che testimonia l’avanzata impressionante della connettività di Musk nel nostro Paese che sta sicuramente spaventando e non poco gli operatori competitor italiani spingendoli forse ad agire per concorrere.