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Attenzione: una truffa coinvolge la Polizia Postale e svuota il conto

Si sta diffondendo sempre di più la notizia della nuova truffa che coinvolge gli utenti BancoPosta e PostePay. Anche la stampa nazionale ed in TV si sta parlando della frode telefonica che utilizza la tecnica dello “spoofing” per ingannare le vittime.

Secondo quanto è emerso fino ad ora, sembra che il picco delle segnalazioni è stato registrato a Milano. Qui molti utenti hanno segnalato diversi episodi di truffa in cui i cybercriminali fingono di essere parte della Polizia Postale. La questura di Milano, sul proprio sito web ha segnalato che le telefonate arrivano tutte dal numero 0243333011 riconoscibile proprio con quello della Polizia Postale. Questo infimo dettaglio è possibile proprio grazie alla truffa definita spoofing che permette di falsificare il numero di telefono da cui proviene la telefonata. In questo modo viene resa più verosimile ed è più facile che le vittime possano cascarci.

Nuova truffa telefonica colpisce BancoPosta e PostePay

Durante la chiamata, i malcapitati utenti vengono informati che è presente una compromissione del loro conto

corrente. A questo punto, gli utenti vengono invitati a fornire i propri dati personali relativi al conto. In questo modo i malviventi recuperano tutte le informazioni utili di cui hanno bisogno, e provvedono a svuotare in poco tempo il conto corrente delle vittime.

In alcuni casi, prima di ricevere la telefonata, le vittime vengono raggiunti da SMS, proveniente da un numero di telefono dell’istituto di credito. All’interno del messaggio è presente un link che rimanda ad una pagina che sembra proprio simile a quella della propria banca. L’obiettivo di questo primo “passaggio” è sempre quello di estorcere le informazioni relative al conto corrente degli utenti malcapitati.

In vista di quanto accaduto, la Questura di Milano, invita gli utenti a non assecondare le richieste telefoniche provenienti dal numero 0243333011. Nel comunicato viene specificato che basta riattaccare, per poi contattare le autorità competenti per ricevere le giuste spiegazioni sull’accaduto.

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Pubblicato da
Margareth Galletta