L’Unione Europea si sta impegnando per attuare le misure di regolamentazione per quanto riguarda le pratiche e l’operato delle grandi aziende tecnologiche. In tal senso è arrivato il DMA, un sistema di normale a livello europeo che nasce con lo scopo ultimo di regolamentare l’operato delle aziende in merito ai grandi sviluppi tecnologici e alla competitività sul mercato.
A tal proposito Apple ha rinnovato il suo proposito di rispettare queste nuove normative con alcuni interventi mirati, nello specifico, agli utenti europei. A prova di ciò troviamo le recenti deroghe alle sue politiche relative alla distribuzione di app e servizi sui dispositivi Apple.
L’impegno di Apple per le normative UE
L’azienda di Cupertino, infatti, sembra intenzionata a rispettare con un certo impegno, le normative imposte dall’Unione Europea. La decisione arriva dopo una recente multa indirizzata ad Apple. La sanzione, dal valore di quasi 2 miliardi di euro, è arrivata all’Unione Europea che aveva accusato l’azienda per abuso di posizione dominante. In particolare il provvedimento fa riferimento all’indirizzamento forzato che impediva agli sviluppatori di informare gli utenti sulle varie opzioni alternative per quanto riguarda gli abbonamenti di tipo musicale.
Successivamente agli ultimi sviluppi, gli utenti Apple avranno, invece, la possibilità di scegliere se effettuare i pagamenti tramite i canali offerti dall’azienda di Cupertino o se utilizzare altri metodi alternativi messi a disposizione degli sviluppatori. D’altro canto, la nuova normativa permetterà agli sviluppatori di diffondere le proprie app dai siti web. In questo modo viene fornita un’alternativa valida all’App Store.
Il cambio di rotta arriva in un periodo alquanto complesso per l’intero settore tecnologico. I riflettori sono costantemente puntati sulle principali attività tecnologiche. Al momento l’UE sta conducendo un’indagine su Meta, Google ed Apple. Lo scopo di questi interventi è quello di verificare la loro conformità al DMA e sanzionare le aziende che non dimostrano di rispettare le normative attualmente vigenti.