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Grok, l’IA di Musk, e la sua fake news sull’eclissi

Grok, l’IA di Musk, ne ha combinata un’altra delle sue creando una fake news sull’eclisse

L’intelligenza artificiale di Elon Musk, chiamata Grok, sembra trovarsi in una fase di rodaggio. È come se avesse qualche piccolo intoppo tecnico, per così dire. La sera scorsa, durante l’eclissi solare che ha tenuto incollati gli spettatori negli Stati Uniti e in Canada, il nostro Grok ha dato un po’ di filo da torcere a Elon e al suo team.

 

La fake news che non ti aspetti

Immaginatevi il titolo della notizia falsa

che ha creato: “Il Sole si comporta in modo strano: gli scienziati non sanno cosa pensare”. Sì, avete capito bene. Ha raccontato una storia bizzarra sul Sole che decide improvvisamente di comportarsi in modo un po’ strano, sconvolgendo tutti. E sì, ha persino aggiunto che nessuna autorità scientifica si è degnata di spiegarci cosa stesse succedendo al nostro astro. Ovviamente questa notizia si trattava di una bufala bella e buona. Non ci vuole un genio per capire che le eclissi solari non sono proprio un evento fuori dal comune (o, almeno, non un evento che gli scienziati non abbiano tenuto in considerazione nei loro studi).

La reazione delle persone è stata immediata e a dir poco ironica. Gli utenti sui social media si sono divertiti come bambini nel parco giochi, prendendo in giro la fake news generata dal nostro caro Grok. E diciamocelo, non possiamo biasimarli. 

 

Grok e la sua lenta crescita

Non è neppure la prima volta che Grok ci fa questo scherzetto. Giusto qualche giorno fa, si è inventato un’altra fake news. In quell’occasione ha raccontato di un presunto attacco dall’Iran verso Israele. Una cosa che, viste le attuali condizioni geopolitiche, non possiamo definire proprio una cosa da niente! Scherzi a parte, queste piccole “sviste” ci fanno riflettere su quanto sia ancora lunga la strada verso l’intelligenza artificiale perfetta. Grok ha ancora molto da imparare, ma siamo sicuri che, con un po’ di pazienza e tanta programmazione, arriverà a fare concorrenza all’ancora primo della classe ChatGPT.

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Pubblicato da
Margherita Zichella