Da diversi anni, tra speranze e promesse, gli appassionati di auto hanno atteso con ansia la cancellazione del Superbollo, quella tassa tanto odiata che colpisce i modelli con una potenza superiore. Il Governo Meloni sembrava in procinto di trovare un accordo per abolirlo, ma ora tutto è stato rinviato a una data ancora da definire.
Il Superbollo, nemico numero uno
Dal lontano 2011, il Superbollo ha rappresentato un ostacolo per gli appassionati di auto sportive o ad alte prestazioni. Questa tassa, spesso definita un “obolo“, ha frenato anche una parte del mercato automobilistico di lusso, portando conseguenze anche sul gettito dell’IVA per lo Stato. Ma non vogliamo alimentare polemiche, torniamo piuttosto a discutere del Superbollo perché il Governo ha recentemente dichiarato che al momento mancano le risorse per cancellarlo. Il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha spiegato: “Al momento non si stanno prendendo iniziative riguardo al Superbollo. È previsto dalla delega fiscale, ma sarà attuato solo quando ci saranno le risorse necessarie“.
L’intenzione di eliminare questa tassa c’è, ma al momento mancano le risorse necessarie. Attualmente, si pagano 20 euro per ogni kW aggiuntivo sopra i 185 kW/250 CV di potenza (ci sono casi in cui il bollo di una Tesla è inferiore a quello di una Giulia Quadrifoglio). Inizialmente, il Superbollo era stato introdotto per tassare in modo extra chi acquistava supercar e auto di lusso, ma nel tempo ha colpito anche numerosi modelli di auto considerate “normali“, soprattutto con l’avvento dei SUV.
Ogni regola ha le sue eccezioni
Esistono alcune eccezioni, come ad esempio chi è esentato dal pagamento del bollo e quindi non è tenuto a pagare il Superbollo. Inoltre, la quota da pagare diminuisce nel tempo: dopo 5 anni di possesso si pagano 12 euro per ogni kW oltre la soglia, 6 euro dopo 10 anni e 3 euro dopo 15 anni. Dopo 20 anni, il Superbollo viene eliminato. Per tutti gli altri, la cancellazione è ancora un’ipotesi lontana. Nel frattempo, le auto sportive stanno scomparendo dai listini a causa delle sempre più stringenti regolamentazioni ambientali. Sono tempi difficili per gli appassionati di motori.