La Boeing è al centro di un’indagine per presunti difetti strutturali nei suoi Dreamliner 787. Le accuse gravi portate avanti dall’ingegnere Sam Salehpour, che ha lavorato nella società, hanno innalzato importanti preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei passeggeri e sulle strategie commerciali adoperate dalla compagnia.
Salehpour, un vero e proprio veterano di Boeing con dietro di sé più di dieci anni di esperienza, ha dichiarato apertamente al New York Times e alla Federal Aviation Administration (FAA) che le fusoliere dei Dreamliner non sono costruite e fissate nel modo corretto. Il problema dovrebbe essere legato all’uso della società di parti per gli aerei provenienti da produttori diversi. Se ciò si dimostrasse reale, il pericolo potrebbe aggravarsi con il tempo, mettendo a rischio la vita dei passeggeri.
Un’informatore sulla sicurezza della Boeing muore in strane circostanze
Le accuse alla Boeing hanno preso ancor più forma dopo il tragico incidente di un Boeing 737 dell’Alaska Airlines avvenuto a gennaio. La FAA non ha effettuato commenti sull’accaduto, ma ha solo ammesso di star indagando sui fatti. La situazione legale è peggiorata per la Boeing con la morte di un altro informatore, John Barnett, trovato deceduto nel bel mezzo della sua deposizione sui problemi di sicurezza della società. L’evento è stato catalogato come suicidio, tuttavia non sono in pochi a pensare che le cose siano ben diverse.
Salehpour ha anche dichiarato di aver subito gravi ritorsioni dopo aver parlato apertamente dell’azienda. Oltre ad aver puntato il dito contro le pratiche di sicurezza, ha anche accusato la società di mettere il profitto sopra i propri passeggeri. La cosa non è passata inosservata ed ha attirato l’attenzione dei politici. Richard Blumenthal, presidente della sottocommissione investigativa del Senato, ha spiegato che non resteranno con le mani in mano e cercheranno di indagare sulle dichiarazioni dell’informatore per scoprire quanto c’è di vero. La Boeing, intanto, non si è mostrata preoccupata, anzi è fiduciosa del suo processo di produzione, ed ha negato totalmente l’esistenza di problemi di sicurezza.