Alfa Romeo ha deciso di cambiare il nome della Milano, la nuova vettura appena presentata, facendola diventare Junior. Quello che all’inizio poteva sembrare uno scherzo alla fine si è trasformato in una situazione più seria del previsto.
La conferma arriva dallo stesso brand attraverso un comunicato ufficiale. Il motivo dietro tale cambiamento è da ricercare in una polemica in merito al nome Milano da parte di un esponente del Governo Italiano.
Infatti, le polemiche create intorno al lancio della nuova vettura sono state smorzate sul nascere con questo gesto forte. In questo modo, Alfa Romeo può tornare a concentrarsi su quello che veramente importa, la nuova compatta sportiva.
Alfa Romeo vuole spegnere ogni polemica cambiando il nome della Milano, il SUV compatto si chiamerà Junior
Anche se nata per celebrare la città in cui il marchio è nato nel 1910 anche il nuovo affonda le radici nella tradizione di Alfa Romeo. Il nome Junior, infatti, è stato utilizzato per il lancio della GT 1300 Junior nel 1966, una vettura destinata ai più giovani che ha dato il via ad una lunga tradizione. Negli anni a seguire, la dicitura Junior indicava tutte le versioni destinate ad un pubblico più giovane con esigenze diverse dai clienti abituali.
Come dichiarato da Jean-Philippe Imparato, CEO Alfa Romeo: “Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del Marchio. È una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico“.
Il CEO di Alfa Romeo, coglie l’occasione per dichiarare come i clienti siano al centro del progetto e tutti i prodotti dell’azienda sono pensati per loro. Anche la scelta di cambiare il nome della Milano in Junior non era obbligata ma è stata una scelta voluta dal brand.
Il successo di Alfa Romeo Junior è tangibile come conferma lo stesso Imparato. Gli accessi al configuratore sono i più alti di sempre, tanto da causare il crash del sito web per alcune ore. La curiosità è tanta e agli utenti non sembra importare più di tanto il nome della vettura ma cercano, invece, la sostanza dei fatti e delle prestazioni.