Google ha reso noto che a partire dal 4 gennaio 2024, inizierà a limitare in maniera graduale i cookie di terze parti sul suo famoso browser web, Chrome. Si comincerà con un test che coinvolgerà solo l’1% casuale degli utenti di Chrome in tutto il mondo, che si vedranno attivata la “Protezione dal tracciamento” sul proprio brower. Questa comporterà il blocco predefinito dei cookie di terze parti. Nelle idee dell’azienda, questa limitazione verrà poi estesa anche al resto degli utenti nella seconda metà del 2024.
Google vs i cookie di terze parti
Se vi trovate tra questo selezionato 1%, noterete un prompt nella barra degli indirizzi del browser che vi informerà sulla nuova impostazione, volta a limitare il tracciamento interessato per garantire una maggiore privacy. Nonostante possano verificarsi alcuni inconvenienti durante questa fase di transizione, Google ha già previsto soluzioni immediate. Nel caso in cui Chrome riscontri problemi durante la navigazione o l’impossibilità di caricare una pagina, verrà visualizzato un prompt che permetterà agli utenti di riattivare temporaneamente i cookie di terze parti per la pagina in questione.
Google ha lavorato a una soluzione per eliminare la dipendenza dai cookie su Chrome fin dal 2020, integrandola successivamente nella sua iniziativa denominata Privacy Sandbox. L’obiettivo dell’azienda è quello di trasmettere dati di navigazione anonimi agli inserzionisti tramite le API fornite da Google, consentendo loro di condurre le loro attività pubblicitarie in modo più rispettoso della privacy degli utenti. L’API denominata “Topics” è stata lanciata a luglio per permettere agli sviluppatori di testarla, diventando poi disponibile per gli utenti di Chrome a settembre.
Secondo i dati StatCounter aggiornati a novembre 2023, Google Chrome detiene il 62,85% del mercato mondiale dei browser. Al secondo posto si trova Apple Safari con il 20,04%, seguito da Microsoft Edge con il 5,5%. Considerando il vasto numero di utenti di Chrome, Google ha definito il rollout iniziale dell’1% come “un traguardo importante” nel suo “approccio responsabile all’eliminazione graduale dei cookie di terze parti”.
Una guerra appena iniziata
Google potrebbe ancora dover affrontare problemi ulteriori imposti da autorità regolatorie, come l’Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito, e da altri governi che potrebbero seguire l’esempio.