Negli ultimi giorni è emerso che un’importante piattaforma di streaming, Disney+, ha attribuito un ruolo significativo all’intelligenza artificiale nei crediti di una serie televisiva di successo. Questo evento ha sollevato interrogativi importanti riguardo al futuro della creatività umana e al suo rapporto con le nuove tecnologie.
Il caso specifico riguarda la serie “Save The Tigers”, trasmessa su Disney Hotstar. Dove l’IA è stata accreditata come membro del team musicale per aver composto il testo di una delle canzoni presenti. Una mossa che ha scatenato reazioni negative sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori. Alimentando timori riguardo alla sostituzione dell’ingegno umano con algoritmi automatizzati.
Le accuse verso Disney di preferire l’intelligenza artificiale per ragioni di costo hanno generato un dibattito acceso sulle implicazioni etiche e creative dietro l’uso sempre più diffuso di questo tipo di tecnologia nell’industria dell’intrattenimento.
La controversia, però, non si limita solo a questa situazione. Essa riflette una tendenza sempre più ampia nell’industria. Piattaforme di streaming e studi di produzione stanno sempre più esplorando le possibilità offerte dall’IA
per ridurre le spese e, al contempo, accelerare l’intero processo di realizzazione. A tal proposito, l’ utilizzo dell’AI per creare interamente i titoli di coda di una serie Marvel lo scorso anno è solo un esempio di questa tendenza in atto.Questo fenomeno, anche se può portare a vantaggi pratici in termini di efficienza e produzione, solleva domande cruciali sulla centralità dell’esperienza umana e dell’importanza della sua fantasia. La crescente dipendenza dall’IA potrebbe minare il valore del lavoro umano e la diversità delle voci creative nell’industria dell’intrattenimento. Mettendo a rischio la sua stessa essenza. La sfida più importante e che dovrebbe essere superata, consiste nel trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e il rispetto per l’artigianato umano e l’autenticità creativa. Una sfida che un tempo non esisteva nemmeno e che, oggi, sembra persino complesso da realizzare.