Era proprio un pezzo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) quello caduto all’inizio di marzo dentro una casa a Naples, in Florida, come ha confermato la stessa NASA. Era l’8 marzo quando questo oggetto cilindrico ha forato il tetto di un’abitazione e attraversato due piani, causando alcuni danni, fortunatamente senza ferire nessuno (anche se c’è andato vicino). L’ISS in quel momento era in orbita a circa 400 chilometri dalla Terra. La notizia ha rapidamente circolato sui social media, anche grazie al messaggio scritto su X dal padrone di casa, suscitando preoccupazione e domande. La NASA ha subito avviato un’indagine per determinare l’origine del detrito e valutare gli eventuali altri rischi.
Secondo quanto riportato dalla NASA, l’oggetto faceva parte di un carico di batterie esauste rilasciate nello spazio nel 2021. Queste batterie dovevano restare in orbita per 2-4 anni prima di disintegrarsi durante il loro rientro nell’atmosfera terrestre. È prassi comune gestire i rifiuti spaziali in questo modo per evitare danni ad altre apparecchiature in orbita e per una gestione economica.
Il carico, con una massa totale di 2.630 chilogrammi, era costituito da batterie assicurate alla piattaforma con supporti in Inconel, una superlega metallica progettata per resistere a sollecitazioni e temperature estreme. Uno di questi supporti però non si è disintegrato completamente durante il rientro atmosferico, precipitando sulla casa a Naples. L’oggetto, con una massa di 700 grammi e dimensioni simili a quelle di una lattina di bibita, ha causato danni materiali ma nessun danno fisico alle persone.
La NASA si è attivata il prima possibile, annunciando anche ulteriori indagini tecniche per comprendere cosa abbia impedito al detrito di frammentarsi in parti più piccole durante il rientro nell’atmosfera. Sono valutazioni necessarie, per cercare di evitare in futuro situazioni pericolose come queste e ridurre il rischio di danni da detriti spaziali al suolo, un problema sempre più sentito visto l’aumento rilevante delle attività spaziali sia pubbliche che private. La sicurezza è quindi una priorità fondamentale, sia per la NASA sia per l’intera comunità spaziale mentre si cerca di rispondere alle domande fondamentali dello spazio.