Finalmente, chi è interessato, può recarsi anche nelle concessionarie italiane e ordinare la nuovissima Dacia Spring. Il modello della casa d’auto rumena ha già conquistato molti automobilisti in Europa e sta registrando vendite colossali. Tutto questo entusiasmo e i numeri positivi hanno portato la Renault a progettare la creazioni di altre auto con caratteristiche simili.
Ci sarà un grande ritorno molto atteso: la nuova Station Wagon che occuperà una richiesta di mercato non soddisfatta dai brand non premium, In cantiere c’è anche un’altra auto, una city car leggermente più grande di una Spring ma al contempo più piccola della Sandero. Che essa sia la futura concorrente della Peugeot 208 o della Lancia Ypsilon? Per le voci diffuse online potrebbe essere o la prossima erede della spring oppure la gemella della Twingo, anche se avrà uno stile completamente diverso. Dovrebbe essere un’auto elettrica urban e piccola, leggermente più alzata da terra per facilitare l’accessibilità ai possibili clienti.
L’auto elettrica più economica fino ad ora progettata vedrà la luce?
La Renault continua a spingere su strategie che vanno ad estendere il suo “reparto” elettrico. La nuova Spring Urban per adesso è in fase di approvazione e se dovesse poi avere l’approvazione, potrebbe arrivare nel 2027. Ciò che molto probabilmente la renderà allettante è il suo presunto prezzo. Pare che l’azienda l’offrirà ad un costo massimo di 15.000 euro, un prezzo eccezionale considerando le auto disponibili. Forse la Spring non avrà grandi prestazioni, ma sicuramente attirerà un pubblico parecchio ampio. Gli esperti ipotizzano che la sua autonomia, con una sola ricarica, sia tra i 200 e i 300 km. Considerando il prezzo, queste prestazioni sono comunque superlative.
La Dacia va a perseguire il sogno di molti guidatori, cercando di raggiungere l’impossibile. Il mettere su mercato un auto con questa efficienza e con questo prezzo permetterà a più persone di poter passare all’elettrico. Riuscirà ora ad avere il consenso e ad avviare il progetto o non rispetterà la parola data? Lo scopriremo presto, si spera.