Se le accuse rivolte a Netflix dovessero rivelarsi veritiere darebbero inizio ad interrogativi e discussioni riguardo l’uso di suddette immagini all’interno di documentari. Infatti, in questo caso si tratta di immagini di persone reali. Le foto manipolate ritraggono una donna attualmente in prigione in attesa del processo, che sono state modificate tramite l’uso dell’intelligenza artificiale.
Una delle immagini più problematiche che ha convinto in molti che sia stata effettivamente ritoccata con l’AI è quella che riprende la mano sinistra di Jennifer Pan. Questa infatti risulta particolarmente distorta. Stesso destino è riservato ad una foto che ritrae un difetto sulla guancia della donna.
Al momento, Netflix non ha ancora commentato l’accaduto e non ha fornito risposte alle accuse che le sono state mosse. Bisogna sottolineare che è innegabile che queste foto siano state ritoccate e manipolate e che la piattaforma di streaming non ha inserito in alcuna occasione le etichette per indicare che le immagini fossero generate con l’AI. Dettaglio che ha dato inizio all’accesa discussione sull’argomento.
È ipotizzabile che l’AI abbia generato suddette immagini basando foto reali di Pan come punto di partenza, ma la questione resta ugualmente spinosa. Anche se recentemente negli Stati Uniti, così come in Europa, sono arrivate le prime norme che regolano l’uso dell’intelligenza artificiale non ci sono ancora leggi specifiche che regolano l’uso di contenuti AI nei documentari (o simili) come accaduto con Netflix. Considerando questa situazione di incertezza non è ancora possibile ipotizzare come finirà questa particolare situazione.