Per comprendere la reale situazione in Italia, può essere utile affidarsi a ciò che è emerso durante la conferenza “5G&Co Everything is connected”. Si tratta di un evento durato due giorni, promosso dal Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni.
Durante la conferenza è stato messo in evidenza come in Italia ci siano profondi ritardi relativi alla diffusione del 5G. In realtà la situazione è molto più complessa e questi rallentamenti sono stati individuati oltre che a livello nazionale
anche a quello globale. In particolare, in Italia, la copertura raggiunge solo il 10% del territorio. Una percentuale decisamente preoccupante.A tal proposito, Nicola Blefari Melazzi, presidente del CNIT, ha spiegato che è importante prima di tutto completare la realizzazione stessa della rete 5G nella sua versione stabile. Successivamente bisognerà poi riempire il vuoto presente tra la rete e le necessità degli utenti. Secondo Melazzi solo seguendo questo piano d’azione il 5G potrà davvero esplodere nel nostro Paese. L’alternativa invece è quella di possedere smartphone che offrono una connessione migliorata, ma che non possono accedere concretamente al meglio che c’è sul mercato.
Sono interventi importanti che, se perseguiti potrebbero portare ad un significativo cambiamento nel mondo della connettività del nostro Paese. Al momento, come accennato, solo il 10% della Penisola presenta una copertura per la rete 5G un dato preoccupante per tutti gli utenti che voglio accedere a questo tipo di connessione.