Ricordate i tempi in cui Megavideo era di moda? Credevamo di aver superato quella fase di piena nell’uso della pirateria, eppure, come una fenice dalle sue ceneri, sta risorgendo più forte che mai. Sono sempre di più le persone che scaricano film e serie TV illegalmente. In uno studio recente, il 40% dei partecipanti esaminati ha ammesso di aver ricominciato con questa pratica, un altro 17,6% ha invece dichiarato di aver ricominciato ad essere uno usufruitore della pirateria da poco tempo. Tale cambiamento ha inevitabilmente scaturito un dibattito sulle possibili cause di questo ritorno.
Sono diversi i fattori che sembrano aver contribuito inevitabilmente al ritorno della pirateria. La decisione di piattaforme streaming importanti come Netflix Disney+ di aumentare i prezzi dei propri abbonamenti e adottare anche politiche molto più rigide e riguardanti la condivisione delle password ha sicuramente avuto la sua parte. Le nuove strategie potrebbero infatti aver spinto una parte dell’utenza ad abbandonare le piattaforme per poi virare verso opzioni o meno costose oppure direttamente gratuite, favorendo così una diffusione maggiore del fenomeno della pirateria.
Tramite il sondaggio eseguito dagli esperti si è potuto esaminare una realtà complessa facente parte del settore dell’intrattenimento da anni e anni. In questo mondo le più grandi piattaforme influenzano drasticamente le abitudini di consumo dell’utenza. L’industria deve cercare una soluzione che sia in grado di bilanciare le esigenze economiche degli utenti e la necessità delle piattaforme stesse di fornire un intrattenimento di qualità e accessibile. Il problema legato alla diffusione della pirateria non è soltanto da collegare alle sole aziende dell’intrattenimento, ma anche a chi quei contenuti li crea.
Ok, le piattaforme hanno aumentato i costi dei propri abbonamenti ma scaricare un contenuto illegale accedendo alla pirateria è una scelta personale, fatta anche con consapevolezza. Non si può affibbiare la colpa solo ad esse, piuttosto dovrebbero essere in colpa i consumatori che piratano i contenuti. Ciò non toglie che l’industria dell’intrattenimento debba cominciare a riflettere sulle politiche nuove attuate riguardanti i prezzi e l’accessibilità. Anche Disney+ ha annunciato che come Netflix non prenderà più disponibile la condivisione della password e, con molta probabilità, questo andrà a crescere ulteriormente i numeri.