Tesla ritirerà tutti i Cybertruck venduti fino ad ora, nel timore che possano accelerare involontariamente senza il consenso del proprietario. Registrati già alcuni casi ad alto rischio di incidenti a causa di un difetto dei pedali.
Gli acceleratori delle auto prodotte dall’azienda di Musk pare siano difettosi tanto quanto basta per rimanere incastrati nell’assetto dell’auto, il che significa che il pedale potrebbe bloccarsi durante l’accelerazione. Ciò aumenta il rischio di incidenti, afferma la National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti. I veicoli Tesla sono regolarmente colpiti da richiami da parte dell’NHTSA, non è la prima volta che accade e la lista di motivi non fa altro che crescere. Tuttavia, molti dei problemi alla base possono essere risolti con un aggiornamento del software. Questa volta l’azienda dovrà rivalutare da cima a fondo il funzionamento dei pedali.
Cybertruck Tesla: problemi con i pedali, oltre 3000 veicoli ritirati
I proprietari di tutti i Cybertruck Tesla acquistati negli ultimi mesi dovranno restituire la propria auto per un controllo dei pedali con annessa riparazione laddove necessaria, il tutto a spese dell’azienda. Tesla ha consigliato ai conducenti interessati di premere il pedale del freno, per fermare l’auto manualmente. Il richiamo riguarda 3.878 veicoli totali, tutti quelli realizzati e lanciati sul mercato tra novembre e aprile. L’origine del problema pare dipenda dall’uso di un nuovo lubrificante nella realizzazione del pedale dell’acceleratore, stando a quanto spiegato da Tesla.
Il Cybertruck si è rivelato controverso da quando è stato annunciato per la prima volta come concept car nel 2019. Anche i suoi spigoli così pronunciati e i finestrini relativamente piccoli hanno sollevato le preoccupazioni di esperti e conducenti. Queste preoccupazioni invece di svanire sono aumentate nel tempo sin da quando è stato reso disponibile per la prima volta a novembre. Il camion/auto è stato disponibile da subito in edizione limitata e reso accessibile solo in tre Paesi: Stati Uniti, Canada e Messico. La società per il momento non ha intenzione di rilasciare il veicolo su larga scala.