OpenAI e Meta stanno per lanciare le nuove versioni dei loro modelli di Intelligenza Artificiale (IA), e stiamo parlando di un bel salto in avanti nella capacità di far ragionare e pianificare le macchine. Secondo quanto riportato dal Financial Times, potrebbero persino avvicinarsi all’ambita Intelligenza Artificiale Generale (AGI), che dovrebbe pensare come noi, se non addirittura meglio.
Le novità in casa IA
C’è un bel fermento intorno a queste novità dell’IA. Molti sperano che finalmente le macchine potranno non solo imitarci ma superarci in intelligenza. Ma sia OpenAI che Meta mantengono il segreto su quando esattamente usciranno e su cosa saranno capaci di fare questi nuovi modelli, alimentando così ancora più curiosità e aspettative nel mondo della tecnologia.
OpenAI ha fatto capire che il suo nuovo modello, che si chiamerà probabilmente GPT-5, sarà pronto “presto“, lasciando intravedere un vero passo avanti nell’IA. E Meta si prepara a lanciare il suo modello Llama 3 tra poche settimane, facendo sognare su cosa potrebbe portare di nuovo. Joelle Pineau, vicepresidente della ricerca in AI di Meta, ha detto che non vogliono solo farci conversare meglio con le macchine, ma farle pensare e pianificare come noi, aprendo a nuove possibilità nel modo in cui ci interfacciamo con la tecnologia.
Brad Lightcap, direttore operativo di OpenAI, ha rivelato che GPT-5 potrebbe gestire compiti più complessi e sofisticati, aprendo la strada a un livello iniziale di ragionamento artificiale. Allo stesso tempo, Meta mira a integrare una versione potenziata del suo assistente AI in applicazioni ampiamente utilizzate come WhatsApp e gli occhiali di realtà aumentata Ray-Ban, promettendo una maggiore interazione e versatilità nell’uso quotidiano delle tecnologie.
Tra il dire e il fare..
Nonostante le promesse di questi giganti tecnologici, la cautela rimane d’obbligo. Abbiamo già visto come le affermazioni relative ai progressi verso l’AGI si sono spesso rivelate esagerate o premature. Questi ultimi annunci, sebbene molto affascinanti, potrebbero non differire significativamente dalle precedenti dichiarazioni che hanno generato più hype che sostanza concreta. Resta da vedere se le prossime innovazioni realmente porteranno l’IA un passo più vicino alla tanto agognata Intelligenza Artificiale Generale.