Il mese prossimo segnerà l’inizio degli incentivi per le auto, con soglie diverse rispetto al provvedimento pubblicato l’anno scorso. Leggendo i dettagli sul sito ufficiale del governo si può avere una panoramica complessiva. La nostra attenzione si focalizzerà sui bonus per le auto termiche ibride, che godono di fondi base più consistenti rispetto alle auto elettriche e alle plug-in hybrid.
Il governo attuale, guidato dalla Meloni, ha stanziato ben 4002 milioni di euro per le automobili termiche e ibride, mentre per le auto elettriche si arriva quasi alla metà con 240 milioni di euro. Per le plug-in hybrid la situazione è ancor “più negativa” con un fondo di soli 140 milioni di euro.
Chi possiede un’auto termica o ibrida e vuole beneficiare dell’ecobonus, deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali per l’accesso. Le emissioni della vettura devono rispettare l’intervallo tra i 61 e i 135 grammi di CO2 prodotti per chilometro. Inoltre, il prezzo di vendita non deve superare i 42.700 euro IVA inclusa. Il calcolo del contributo dipende dall’auto che si vuole rottamare e le regole sono leggermente più complicate rispetto agli anni scorsi.
Vuoi rottamare l’auto? Leggi di seguito
Ovviamente, se non si possiede un veicolo inquinante da rottamare, non si otterrà alcun bonus per l’acquisto di una vettura termica o ibrida. Nel caso in cui si rottami un veicolo Euro 5, l’incentivo sarebbe comunque pari a zero. Se invece la vettura è Euro 4, il bonus potrebbe essere di 1.500 euro. Per i veicoli Euro 3, l’incentivo viene ulteriormente incrementato e sale a 2.000 euro, mentre le auto Euro 0, 1 e 2 permettono all’automobilista di ricevere un bonus di 3.000 euro.
Considerando che le auto termiche o ibride standard vanno comunque ad emettere una quantità considerevole di anidride carbonica, ci si aspetterebbe che i fondi siano più alti per le auto elettriche. Un veicolo con 135 g/km di CO2 emette più di 1,3 kg di CO2 ogni 10 km percorsi. Ciò significa che dopo 100.000 km, la stessa vettura avrà immesso nell’aria 13,5 tonnellate di CO2. Non è una cifra trascurabile.
La scelta ideale sarebbe optare per veicoli con le emissioni di CO2 più basse o passare direttamente a veicoli completamente elettrificati, che non emettono alcuna CO2. L’ecobonus è stato pensato per incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti e per contribuire all’obiettivo europeo di strade senza auto a combustibili fossili entro il 2035. La differenza sostanziale tra i finanziamenti dedicati alle auto ibride e quelle elettriche suscita senz’altro riflessioni.