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Smartwatch: quattro motivi per preferirlo alla spilla Intelligente

La Spilla Intelligente realizzata da Humane, nota come AI Pin, non ha sortito l’effetto wow desiderato dall’azienda. I giornalisti e gli acquirenti della prima ondata hanno segnalato tempi di risposta lenti, surriscaldamento e funzionalità mancanti. L’obiettivo dell’AI Pin è sfruttare l’intelligenza artificiale, un fattore di forma minuscolo e indossabile e uno schermo proiettabile per trascorrere meno tempo con il proprio smartphone. Ma a pensarci bene, un ottimo smartwatch non raggiunge già questo obiettivo?

Annotare le note in pochi click

Gli smartwatch sono un notebook indossabile migliore dell’AI Pin proprio grazie alla sincronizzazione con lo smartphone. La spilla proposta da Humane può creare note ed elenchi ma meno efficientemente e senza alcun tipo di sincronizzazione. I dati vengono registrati e inseriti su una piattaforma a parte, una sorta di data center via web di Humane. L’intento dell’azienda è evitare ogni tipo di app, da qui l’idea del sito web come sostituto, ma la praticità di dover aprire un apposito sito per consultare le note appuntate viene sicuramente meno.

Effettuare chiamate e inviare messaggi

Anche qui nulla di nuovo per gli smartwatch, quindi nulla di innovativo per la spilla intelligente. A differenza degli smartwatch, il dispositivo targato Humane ha anche un cavillo non indifferente: è necessario un piano dati a parte. Con i device indossabili, invece, basta attivare la connessione Bluetooth sul proprio smartphone. Alcuni smartwatch di punta sono venduti nelle varianti LTE che possono integrare un piano dati e un numero di telefono ma sincronizzati con il tuo numero principale. Inoltre, questi piani costano in media meno del piano per AI Pin.

Guardare l’ora, la data e il meteo, Spilla vs Smartwatch

Uno dei migliori casi d’uso di Humane AI Pin è controllare le informazioni di base senza utilizzare il telefono. Gli smartwatch offrono questa funzionalità da sempre ad un prezzo inferiore. Puoi personalizzare

il quadrante con l’ora, la data, il meteo e molto altro per visualizzare tutto rapidamente a colpo d’occhio. Gli smartwatch con display sempre attivo possono mostrarti queste informazioni di base senza alcuna interazione richiesta. Con la Spilla dotata di IA, invece, dovrai chiedere queste informazioni vocalmente.

Interazioni con gli assistenti digitali, ancora una volta già disponibili per Smartwatch

Se c’è una “caratteristica killer” offerta da Pin Humane AI, è la capacità di rispondere a quasi tutto. Beh, più o meno. Humane utilizza modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per utilizzare l’intelligenza artificiale e rispondere a richieste e domande su qualunque cosa. Il problema è che i LLM dispongono di informazioni obsolete non appena vengono creati. Se devi verificare in modo indipendente tutto ciò che dice l’indossabile di Humane, perché non semplicemente cercarlo su Google la prima volta? Unica pecca che con uno smartwatch, rispetto alla spilla con IA, non potrai utilizzare una fotocamera per mostrare ciò che ti circonda e chiedere informazioni, ma basterà affidarsi all’assistente digitale integrato per ricevere informazioni più pertinenti.

Queste sono alcune delle cose che sia gli smartwatch che il dispositivo lanciato da Humane possono fare in quanto dispositivi indossabili, ma ci sono molte attività che uno smartwatch può svolgere e che il Pin AI non può fare. Almeno per ora, la spilla intelligente non può nemmeno impostare una sveglia o un timer. Si dice anche che il supporto di Google Calendar sia in arrivo, ma è assente al momento. Gli smartwatch sono, inoltre, dotati di sensori di fitness e salute che possono essere utilizzati per il monitoraggio quotidiano o l’allenamento, offrendo agli utenti un valore aggiunto. Se ciò non bastasse, puoi ottenere un eccellente dispositivo per meno della metà del prezzo di un Humane AI Pin. L’idea alla base dell’AI Pin non è male, ma l’esecuzione lo è. In futuro potrebbe sorprenderci e stravolgere le carte in tavola. Non ci resta che aspettare per scoprirlo.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano