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Fallout, scopriamo la saga videoludica a cui si è ispirata la serie TV

Il debutto di Fallout su Amazon Prime Video ha portato l’azienda a rinnovare la produzione per una seconda stagione. Il successo ottenuto dalla serie è enorme tanto da essere lo show più seguito dal debutto de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere.

Nonostante il produttore esecutivo e regista Jonathan Nolan ha dichiarato che la serie TV non è pensata per i giocatori, inevitabilmente Fallout trae ispirazione dalla saga videoludica omonima.

I fan della serie, che non conoscono le origini dello show, sono invitati dalla stessa Bethesda a scoprire meglio la Zona Contaminata. Come rivelato dal publisher, la saga è talmente vasta che è possibile trovare il titolo Fallout che maggiormente rispecchia il giocatore.

 

Fallout sta spopolando su Amazon Prime Video, scopriamo le origini della serie ripercorrendo la saga videoludica a cui si ispira

Il primo capitolo della saga è FALLOUT, rilasciato nel 1997 e sviluppato da INTERPLAY ENTERTAINMENT. In questo titolo di stampo GDR, i giocatori impersoneranno un abitante del Vault 13 impegnato a risolvere una crisi idrica. Questo compito sarà il preambolo ad una minaccia più grande che coinvolge la Zona Contaminata. Sarà possibile esplorare una California devastata, incontrare vari personaggi e aumentare le statistiche del proprio personaggio completando i vari compiti.

Nel corso del 1998, il team di INTERPLAY ENTERTAINMENT ha rilasciato FALLOUT 2. Basato sulle stesse meccaniche del precedente capitolo, il titolo espande maggiormente la storia introducendo nuovi personaggi, storyline e ampliando ancora la mitologia della serie.
Considerando il successo dei due capitoli precedenti, il 2001 è stato l’anno del debutto di FALLOUT TACTICS sempre a cura dello stesso studio di sviluppo. In questo caso, il gameplay diventa più tattico con i giocatori che dovranno creare una squadra per esplorare la Zona Contaminata e trovare il Vault 0. I combattimenti possono essere sia in tempo reale che a turni, per renderli sempre più immersivi.
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Pubblicato da
Alessio Amoruso