La Tesla, azienda divenuta importante e conosciuta non solo per essere una delle creature di Elon Musk, ma anche per la sua innovazione nel settore delle auto elettriche, sta attraversando un periodo nero, il più oscuro della sua intera storia. La società non si è fermata ed ha continuato con i propri progetti nonostante i rallentamenti ed altri eventi non favorevoli.
Tesla proseguirà pure, ma non vuol dire che non ci siano stati colpi duri per l’azienda e soprattutto per i dipendenti. Elon Musk, pochi giorni fa, ha pubblicato su X un post in cui annunciava il licenziamento del 10% dei suoi dipendenti, il più grande taglio che mai abbia dovuto effettuare. Al contempo, due dirigenti importanti, Rohan Patel e Drew Baglino, hanno annunciato le loro dimissioni. Musk deve proprio avere un diavolo per capello in questo momento.
A complicare le cose ci sono i numeri. Le vendite non sono state quelle previste, anche perché il settore intero delle auto elettriche sta andando a rilento. La Tesla ha avuto un crollo sostanziale nel Q1 2024, precisamente del 35%, vendendo meno di 400mila vetture. Le azioni sono cascate a picco solo negli ultimi sei mesi.
La Tesla Model Y, una delle auto più vendute ed apprezzate, sta perdendo sempre più terreno. Probabilmente, continuando con la tendenza attuale, le vendite di fine anno saranno nettamente differenti da quelle del 2023. Ci sono poi da aggiungere i rallentamenti sul progetto del Cybertruck Tesla, che ha subito ritardi a causa di problemi riscontrati all’ultimo minuto e che hanno bloccato le consegne.
Per quanto riguarda la Tesla Model 2 c’è chi dice che il progetto sia stato cancellato, altri che Musk si stia concentrando sui Robotaxi, ma non si conosce ancora la verità. La situazione è alquanto enigmatica. Se fosse davvero così, l’entusiasmo sul progetto dei taxi a guida autonoma potrebbe eguagliare quello di una Tesla “low cost”? Probabilmente no.
A complicare ulteriormente le cose ci sono i competitor sempre più agguerriti cinesi, come la BYD e i recenti scioperi in Svezia, oltre che le proteste degli attivisti del clima a Berlino. Giugno, poi, sarà il momento cruciale. Gli azionisti di Tesla dovranno votare un pacchetto di azioni da 50 miliardi di dollari richiesto da Musk stesso. Il carisma del CEO avrà ancora successo o la sua figura ha perso credibilità?