Tesla si distingue costantemente nel mondo dell’automobilismo per la sua tendenza a sfidare le regole convenzionali. Elon Musk e il suo team sono noti per adottare azioni audaci e spesso imprevedibili, come le frequenti fluttuazioni nei prezzi dei loro veicoli, che sembrano comportarsi più come i valori in borsa che come i prezzi di vendita di automobili tradizionali. Ma dietro a questa apparente instabilità, c’è una strategia ben definita, come ha chiarito lo stesso CEO.
In risposta a una critica su Twitter, Musk ha affrontato direttamente l’accusa secondo cui persino una scimmia che preme tasti casuali su una tastiera sarebbe in grado di elaborare una strategia di prezzi più coerente di Tesla. Ha poi sottolineato che i prezzi delle auto Tesla variano frequentemente per allineare la produzione alla domanda effettiva di mercato.
Un esempio tangibile di questa flessibilità dei prezzi è rappresentato dagli Stati Unitinelle ultime settimane, con una riduzione dei costi recentemente annunciata. , dove il costo dell’opzione Full Self Driving è sceso da 12.000 a 8.000 dollari, probabilmente a causa di una domanda più bassa del previsto durante la fase beta. Anche la Tesla Model Y ha subito oscillazioni di prezzo
Musk ha difeso questa tattica affermando che i prezzi delle auto di altri produttori subiscono variazioni simili, ma ciò non è immediatamente percepito a causa degli alti margini e dei ricarichi dei concessionari. Ha aggiunto che solo un ingenuo penserebbe che il prezzo suggerito sia quello reale, sottolineando che i prezzi Tesla devono adeguarsi rapidamente alla domanda per mantenere l’equilibrio tra produzione e mercato.
In sostanza, Tesla segue una strategia di prezzi dinamica dovuta al suo modello di business diretto, senza intermediari e con margini ridotti per favorire il volume di vendite. Questo differenzia Tesla dai tradizionali produttori automobilistici, spiegando la loro apparente instabilità nei listini prezzi.