Per quanto l’idrogeno sia già entrato a far parte del settore automobilistico, anche se in piccola parte, di auto immatricolate lo scorso anno ce ne sono state solo 7, tra i modelli Toyota Mirai e Hyundai Nexo. La così bassa quota non è di cero una sorpresa. In Italia, su tutto il territorio, c’è soltanto un distributore di idrogeno a Bolzano, un tantino limitati. La provincia sta però diventando il centro dell’integrazione di tale tecnologia, divenendo il fulcro di un progetto di espansione dell’idrogeno finanziato dall’Europa. Il nuovo piano prevede la costruzione di molti più distributori, nonché un aumento delle auto con tale motorizzazione. Alcuni automobilisti potrebbero essere fermati anche dai preconcetti riguardanti i costi dei pieni di idrogeno nelle vetture, ma grazie al solo distributore bolzanino è possibile sapere esattamente quale sia la spesa.
Come prima cosa, è bene sapere che il costo va calcolato al kg. L’impianto di rifornimento di Bolzano produce localmente l’idrogeno, ma come? Utilizzando elettricità proveniente al 100% da fonti rinnovabili, grazie all’imponente centrale idroelettrica della zona. Il costo del rifornimento, al momento, è di circa 13,7 euro al chilogrammo
, il che significa che per fare il pieno di un’auto come una Hyundai Nexo o una Toyota Mirai servono almeno 70-80 euro, oltre che 5 minuti del proprio tempo.Al momento, il prezzo non è economico, ma non include ricarichi del produttore. Questo costo tanto gravoso è dovuto alla novità della tecnologia dell’idrogeno e alla mancanza della loro diffusione. Considerando poi che si è ancora agli inizi dell’uso dell’idrogeno per le auto, bisogna tener conto che il costo per la realizzazione di un solo distributore si aggira intorno ai 700-800 mila euro. La spesa per il pieno così alta non poteva dunque essere minore.
Un altro elemento cruciale per il prezzo è il costo dell’energia utilizzata per produrre l’idrogeno. Sull’elettricità utilizzata per isolare l’idrogeno, adesso, si applicano tutti gli oneri di sistema e le imposte, che possono arrivare fino al 40% della bolletta totale. Dal Centro idrogeno di Bolzano si è venuto a sapere che sono in corso i primi colloqui con l’Autorità per l’energia per escludere tali oneri e abbassare i costi, proprio come avviene in Austria. Riusciranno queste auto a diffondersi un giorno?