I conflitti, le guerre, le sofferenze sono situazioni veramente tragiche. Questi eventi quando vissuti soprattutto in prima persona scaturiscono nell’essere umano un senso di tristezza. Comunque delle volte succede anche che riescono a strapparci un sorriso perchè sono successi degli eventi molto bizzarri.
La storia del cacciatorpediniere cinese Guangzhou è una dimostrazione di evento bizzarro soprattutto durante un conflitto. Questo cacciatorpediniere ebbe uno strano destino perchè affondò per una situazione insolita, ovvero, per colpa di una separazione tra due amanti. Era entrato in servizio il 30 giugno del 1974, nella Flotta del Mar Cinese Meridionale, dove quest’ultimo era il frutto di un progetto iniziato negli anni “60 influenzato dal design adottato dai cacciatorpediniere sovietici Kotlin e Neustreashimy. Quando il 9 marzo del 1978, la nave si trovava ormeggiata nel porto a Zhanjiang, in provincia di Guangdong, il veicolo venne tremendamente scosso da una violenta esplosione che causò il suo affondamento nell’arco di due ore. Vennero fatte delle indagini che rivelarono il responsabile dell’accaduto, il tenente Lai Sanyang
.Quest’ultimo era un ufficiale che interruppe una relazione sentimentale con una donna, prima di entrare nella marina. La vide suicidarsi e questo evento portò delle condizioni sfavorevoli, come il suo licenziamento e lo spinse a compiere un atto di disperazione estremo. Il tenente era responsabile delle munizioni e delle cariche esplosive del Guangzhou, anche se rimosso dal suo incarico comunque rimase all’interno della nave per un pò di tempo. Questo tempo in cui era libero di muoversi, si nascose in questo deposito e alterò il meccanismo di una carica di profondità che probabilmente perforò lo scafo della nave. Quest’acqua che entrò nel deposito provocò l’innescamento delle altre cariche che provocarono l’esplosione della nave. L’affondamento del cacciatorpediniere provocò la morte di 134 marinai. Questo evento anche se assurdo ci aiuta a pensare che la salute mentale deve essere molto importante, soprattutto per i componenti di un esercito.