In Italia, il settore dell’energetico, per nostra fortuna, continua ad evolversi. Gli esperti hanno notato una crescita adozione delle fonti rinnovabili, fondamentali se si vuole davvero arrivare alla transizione verso un futuro sostenibile. Dall’ultimo rapporto di Terna sembra che la richiesta di energia elettrica sia stata soddisfatta per il 79,6% dalla produzione nazionale. Il restante 20,4% proviene, invece, dal saldo dell’energia con l’estero.
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 41,8% del fabbisogno nazionale, con un aumento netto rispetto al 33% avutosi nello stesso periodo dello scorso anno. Non possiamo che interpretare tale segnale come positivo, soprattutto se si considera poi l’incremento del primo trimestre attuale. Le fonti idriche, fotovoltaiche e geotermiche hanno avuto un aumento della produzione straordinario. I valori hanno raggiunto rispettivamente il 140,4%, 1,4% e 4,1%. Ciò evidenzia che gli investimenti sono stati efficaci e che gli incentivi atti promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili hanno fatto il loro lavoro. Tutto questo ha creato una situazione in cui i cittadini possono scegliere la loro energia in maniera più consapevole e diversificata.
Le fonti di energia meno riconosciute
Non tutte le fonti rinnovabili hanno registrato un aumento. La produzione eolica è diminuita del 5,7% e quella termica del 24%. Le cause sono da attribuire forse alla crescita delle rinnovabili e all’importazione dell’energia dall’estero. La produzione a carbone, poi, ha subito un crollo del 87,1%, evidenziando che gli sforzi stanno avendo i loro frutti e che si sta raggiungendo il progressivo abbandono di questa fonte altamente inquinante.
L’incremento delle capacità di generazione rinnovabile ha raggiunto i 1.844 MW, di cui 1.721 MW provenienti dal settore fotovoltaico. Tale dato dimostra una differenza del +52% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’Italia dimostra così di star facendo progressi significativi nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Grazie all’aumento costante delle capacità di generazione e alla maggiore quota di energia prodotta da fonti pulite, il Paese ora si posiziona tra i primi per riduzione di emissioni negative.