L’Unione Europea è determinata nell’introdurre misure ambiziose volte a ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e a promuovere la sostenibilità produttiva. Per tal motivo ha lavorato duramente affinché si creasse il Regolamento Ecodesign, approvato dal Parlamento europeo e guidato da Alessandra Moretti.
Il Regolamento Ecodesign segna un passo cruciale verso un futuro di produzione più rispettosa dell’ambiente e delle persone. Qual è il suo obiettivo? Contando le diverse mosse già apportate dall’Unione Europea, esso cerca di incentivare ancor di più la progettazione ecologica dei beni. Oltre questo, va a immettere nuove regole che favoriscono il risparmio energetico, la riparabilità e il riutilizzo di prodotti diversi.
L’Unione Europea per il riciclo
Le autorità, tra i differenti cambiamenti apportati, hanno infatti creato un passaporto digitale per ogni prodotto esistente, in modo da dare maggiore trasparenza sull’intera filiera di produzione. Questo documento fornisce al consumatore informazioni sulle componenti di base, sull’origine e sulla lavorazione, consentendo scelte di riciclo e di acquisto più consapevoli. Il passaporto va anche a vietare la distruzione dei prodotti invenduti. Purtroppo fino ad ora è stata una pratica diffusa soprattutto nel Fast Fashion, famoso per la quasi totale assenza di sostenibilità. Con questa normativa, l’Unione Europea promuove invece l’uso di materiali durevoli e facilmente riparabili o riciclabili. Ciò contribuirà a limitare i rifiuti e diffondere le tre “R”: ridurre, riciclare e riutilizzare in tutta l’Unione.
I tempi per adeguare produzione e gestione degli invenduti sono di sei anni, con attenzione ai settori chiave come l’azienda “pesante” e tessile. Questo cambiamento verso produzione più ecofriendly ed equa è certamente una sfida, ma anche un’opportunità per le imprese europee di adottare nuove tecnologie e rafforzare competitività globale. Il Regolamento Ecodesign segna quindi un passo fondamentale verso futuro sostenibile ed ecologico. Con impegno congiunto di Istituzioni appartenenti all’Unione Europea, aziende e cittadini, potremmo costruire un mondo in cui produzione e consumo si basino su principi di sostenibilità e tutela ambientale.