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Registrato record di bocciature per l’esame per la patente B

Un picco di bocciature per l’esame di guida per la patente di tipo B è stato registrato nel 2023. I dati sono stati presentati dal Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti e fanno riferimento ad una zona in particolare. La regione che ha presentato questo record è il Lazio con il 44% degli esaminandi bocciati all’esame di teoria per la patente di guida. Se teniamo conto di questa percentuale, è possibile affermare che quasi un laziale su due viene bocciato.

Record di bocciati per la patente di guida B

Nello specifico, ci sono alcune province in cui questi valori sono più elevati. Si tratta di Rieti con il 45,7%, Roma con il 44,6%, Viterbo 42,6%. Latina 41,7% ed infine Frosinone che presenta il 41,4%.

Il Lazio però non è la sola regione coinvolta in questo record in negativo. Subito dopo c’è la Toscana che presenta il 42,9% di bocciati. Dopo troviamo Tentino AltoAdige con 42,8%. Se ampliamo questi dati a livello nazionale, è possibile affermare che 4 italiani su 10, al momento della raccolta dati, non hanno superato il loro esame di guida per la patente. Si tratta di una crescita pari al 39,9% rispetto al 29,8% registrato invece nel 2020.

Ma quali sono gli errori maggiormente commessi? Sempre secondo i dati presentati sembra che gli argomenti in questione sono quelli relativi alla segnaletica e quelli sulle spie di emergenza.

I dati, come detto, riguardano l’esame teorico per la patente. Se consideriamo invece l’esame pratico, la situazione è diversa. In questo caso, infatti, il Lazio si distingue in positivo. Nel 2023 9 laziali su 10 hanno superato la prova di guida al volante. SI tratta quindi dell’86% del totale degli esaminandi. Chi ha commesso degli errori hanno sbagliato soprattutto agli incroci, alle fermate dei mezzi pubblici, nei parcheggi ed anche alle rotonde.

Riguardo questo argomento, un recente studio ha evidenziato come in Italia la patente si prende sempre più tardi. Questo dettaglio potrebbe dipendere dal fatto che oggi i giovani sembrano meno interessati alle auto rispetto alle precedenti generazioni.

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Pubblicato da
Margareth Galletta