TechCrunch ha riportato, appena qualche giorno fa, che la piattaforma ha ufficializzato la stretta per i profili definiti “aggregatori” di contenuti altrui. Ma tutto questo cosa vuol dire? Sembra che Instagram voglia fare in modo che vengano consigliati agli utenti, sulla propria piattaforma, contenuti appartenenti a profili che realizzano post originali. Concentrandosi anche sugli account più piccoli.
Sembra quindi che Instagram voglia puntare sempre di più sui Content Creator. In questo modo cerca di connettere con un più vasto pubblico tutti i profili che risultano meno conosciuti purchè siano originali e propongano contenuti del tutto nuovi. Suddetti interventi vanno a scapito degli account che si limitano a ripubblicare semplicemente i contenuti creati da altri profili. Si tratta quindi di tutti coloro che fungono da “aggregatori
“.Questi profili risultano alquanto “complicati” da catalogare. Infatti, bisogna tener conto che non è inusuale che questo genere di account Instagram non citino nemmeno la fonte da cui prendono il materiale che poi pubblicano. Con il nuovo aggiornamento al suo algoritmo Instagram rileva i contenuti non originali per spingere poi gli utenti verso quello di partenza, ovvero il post originale e non la sua “copia”. E non è tutto, infatti, i Content Creator riceveranno delle notifiche ogni volta che questo processo avviene.
Le decisioni prese da Mark Zuckerberg e soci mostrano che il problema è stato riconosciuto dai vertici. Inoltre, è evidente che stiano cercando di trovare una soluzione. Gli account in questione che vengono scovati, avranno però la possibilità di “pentirsi” e tornare a pubblicare contenuti originali. Non è certo che questo tipo di intervento possa far desistere i reposter seriali. Instagram è partita con la rimozione dai consigliati i video ripubblicati, ma questo potrebbe essere solo un primo passo.