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Microsoft: cresce l’interesse verso qualcosa di inaspettato

Un ramo del mercato gaming che negli ultimi anni ha assunto un ruolo tutto suo e di spessore è senza alcun dubbio quello costituito dalle console handheld, delle console portatili che si basano su piattaforme hardware degne di un PC per eseguire videogiochi pensati per la medesima piattaforma, basti pensare a pezzi da novanta come Steam Deck, l’ASUS ROG Ally e il Lenovo Legion Go, che eseguono videogiochi ad altissimo livello.

A quanto pare tale scena potrebbe presto vedere l’arrivo di una nuova protagonista, stiamo parlando di Microsoft, la quale sembra essersi interessata a questo mondo e a dimostrarlo è un sondaggio che l’azienda ha inviato ai suoi utenti via mail chiedendo svariate informazioni sull’argomento, tra cui le motivazioni che hanno spinto all’acquisto, le caratteristiche preferite, e l’eventuale intenzione di comprarne un’altra  nei prossimi 3-5 anni.

Stando alle info il sondaggio non è arrivato a tutti ma solo ad alcuni utenti e per quanto riguarda l’utenza italiana non si hanno avuti riscontri al riguardo, si tratterebbe però di un documento decisamente consistente composto dalla bellezza di 28 pagine di domande

, le quali entrano anche nel dettaglio chiedendo info sull’esperienza d’uso del dispositivo, eventuali lamentele, identificazione del brand e molto altro ancora.

 

Mossa di mercato in arrivo

Da tempo gira voce che Microsoft sia a lavoro su un rivale di Steam Deck marchiato Xbox, questo sondaggio potrebbe essere la briciola di conferma che in molti stavano aspettando, ciò non toglie che il significato può essere molteplice, potrebbe trattarsi di una valutazione di come questo tipo di prodotto possa essere importante per il suo servizio di cloud gaming basato sul Game Pass.

Potrebbe anche trattarsi di una valutazione per un’eventuale versione di Windows portatile e basata su controlli simili a quelli di una console portatile da gioco, insomma non ci sono conferme e le ipotesi sono tante, solo attendere ci darà le risposte.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve