Redmi 13 re-branded

Fino ad ora il produttore tech Xiaomi ha presentato diversi smartphone a marchio Redmi della serie 13 ma a quanto pare non è ancora finita. Sembra infatti che sta per arrivare un altro smartphone di questa serie, ovvero il prossimo Redmi 13. Tuttavia, sembra che anche questa volta si tratterà di una versione re-branded di un altro smartphone dell’azienda, ovvero Poco M6 4G. Vediamo qui di seguito i dettagli.

 

 

Redmi 13 in arrivo, ma come versione re-branded di Poco M6 4G

Secondo quanto è emerso in rete in queste ore, vedremo arrivare molto presto il nuovo Redmi 13. Tuttavia, come già accennato in apertura, sembra che anche questa volta ci troveremo di fronte ad modello re-branded. Lo smartphone in questione è stato infatti avvistato in queste ore sulla certificazione indonesiana SDPPI con il numero di modello 24040RN64Y e tutto lascia pensare che sarà una versione re-branded di Poco M6 4G.

Tornando a Redmi 13, sappiamo che il suo debutto ufficiale sul mercato non dovrebbe essere troppo lontano. Durante le scorse settimane, il device di casa Xiaomi ha ricevuto molteplici certificazioni di rilievo, tra qui quelle FCC, IMDA ed EEC. Secondo quanto è emerso, lo smartphone potrà contare sulla presenza di una batteria con una capienza di 5000 mah e con supporto alla ricarica rapida da 33W.

Il software installato a bordo sarà quasi certamente l’ultima release Android 14. Come ormai da diverso tempo, l’azienda personalizzerà l’interfaccia utente con la sua HyperOS in versione 1.0 e non dovrebbe mancare la presenza del Bluetooth 5.3. Per quanto riguarda le prestazioni, sembra che il processore prescelto dall’azienda sarà il soc MediaTek Helio G88.

Queste sono per il momento le informazioni che abbiamo riguardo alle presunte specifiche tecniche del prossimo Redmi 13. Attendiamo ulteriori conferme prima del suo debutto ufficiale. Ricordiamo comunque che a breve dovrebbe essere annunciato ufficialmente anche il nuovo medio di gamma Poco M6 4G.

Articolo precedentevPCB: la svolta nel riciclo dei materiali elettronici
Articolo successivoAndroid 15, tutto quello che sappiamo fino ad ora sull’OS di Google