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YouTube: novità riguardo agli annunci per i video in pausa

YouTube, nel corso del 2023, ha iniziato a sperimentare una serie di soluzioni riguardo gli annunci. Nello specifico si tratta di tutte le pubblicità che vengono mostrate ogni volta che gli utenti mettono in pausa la riproduzione del video che stanno guardando. Al momento, le prime sperimentazioni sono avvenute in alcune selezionate regioni.

Quando sono stati effettuati i primi test, Google aveva dichiarato che, quando un utente mette in pausa il video che sta visionando, la schermata si ridurrà e l’annuncio apparirà accanto a quest’ultimo.

Nuovo sistema annunci per YouTube

Ora Google si è dichiarata particolarmente soddisfatta di quanto fatto. Suddetto esperimento condotto sugli annunci pubblicitari su YouTube ha portato a risultati davvero positivi e che è dunque arrivato il momento di testarli anche sulle smart TV. Philipp Schindler di Google, in relazione all’ultima chiamata sugli utili ha dichiarato che il progetto pilota relativo a questa novità per YouTube condotto sulle TV connesse stanno già avendo ottimi risultati sia per il gradimento registrato da parte degli inserzionisti

sia in termini di “brand lift”.

A tal proposito, consideriamo che ancora oggi i profitti di YouTube derivano soprattutto dalla pubblicità piuttosto che dagli abbonamenti. Per questo è probabile che la società proceda distribuendo più ampiamento questo tipo di formato per gli annunci su tutta la piattaforma. Nonostante tali presupposti, Schindler non si è espresso riguardo le tempistiche di lancio effettive per questa opzione pubblicitaria. Inoltre, non ha condiviso nulla riguardo la natura degli annunci stessi, la loro durata o la possibilità di poterli saltare. Inoltre, non è chiaro se Google stia considerando di introdurre questo sistema anche sulle app mobili di YouTube.

Nel frattempo, continua la lotta dell’azienda di Mountain View a tutti gli ad blocker sulla piattaforma. Recentemente gli interventi di Google si sono focalizzati anche sugli smartphone, presi di mira dai sistemi di bloccaggio degli spot pubblicitari.

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Pubblicato da
Margareth Galletta